Lo scritto propone una riflessione sul protocollo aggiuntivo alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo n. 12, entrato in vigore nel 2005. La principale innovazione contenuta in questo protocollo consiste nell’ancorare il divieto di discriminazione al godimento dei diritti garantiti dal diritto nazionale degli stati membri della CEDU: il divieto di discriminazione assume dunque una valenza a sé stante e dispone un divieto di discriminazione nel godimento non più dei diritti riconosciuti dalla Convenzione, ma di tutti i diritti previsti dalla legge. Nell’articolo vengono ripercorse le ragioni che hanno portato all'adozione del Protocollo,il faticoso cammino necessario al raggiungimento del numero minimo di ratifiche per la sua entrata in vigore e l’incidenza tutto sommato limitata che fino ad oggi ha rivestito nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo. Si è cercato di verificare se ci siano ancora margini per un utilizzo più significativo di uno strumento che ad oggi ha rappresentato “una mancata occasione” nell’incremento del livello di tutela antidiscriminatoria.

Il protocollo n. 12 Cedu: un’occasione (per ora) mancata per incrementare la tutela antidiscriminatoria

CRIVELLI, Elisabetta
2012-01-01

Abstract

Lo scritto propone una riflessione sul protocollo aggiuntivo alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo n. 12, entrato in vigore nel 2005. La principale innovazione contenuta in questo protocollo consiste nell’ancorare il divieto di discriminazione al godimento dei diritti garantiti dal diritto nazionale degli stati membri della CEDU: il divieto di discriminazione assume dunque una valenza a sé stante e dispone un divieto di discriminazione nel godimento non più dei diritti riconosciuti dalla Convenzione, ma di tutti i diritti previsti dalla legge. Nell’articolo vengono ripercorse le ragioni che hanno portato all'adozione del Protocollo,il faticoso cammino necessario al raggiungimento del numero minimo di ratifiche per la sua entrata in vigore e l’incidenza tutto sommato limitata che fino ad oggi ha rivestito nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo. Si è cercato di verificare se ci siano ancora margini per un utilizzo più significativo di uno strumento che ad oggi ha rappresentato “una mancata occasione” nell’incremento del livello di tutela antidiscriminatoria.
2012
9788814173677
CEDU; Protocollo n. 12; uguaglianza
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/410936
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact