Nel XVI secolo i viaggi di esplorazione marittima verso l'India permisero al piccolo regno di Portogallo di assumere una dimensione imperiale. Nell'ultimo ventennio del secolo la crisi dinastica che seguì alla scomparsa di D. Sebastião I e l'unione delle corone iberiche sotto il regno di Filippo II di Spagna portò all’inclusione del Portogallo entro i confini della Monarchia Composita che aveva il suo centro nella corte di Madrid. In questa realtà politico-geografica operavano, nella seconda metà del XVI secolo, gruppi di mercanti di origine milanese, che, trasferitisi nella capitale portoghese, si dedicarono al commercio del pepe. Il lavoro ha lo scopo si ridisegnare il percorso economico di questi gruppi di operatori finanziari da Milano verso la penisola iberica, per raggiungere infine Lisbona, isolando al suo interno la figura di Giovanni Battista Rovellasca. Dopo un inquadramento storico delle vicende dell'unione delle corone iberiche e della edificazione dello Estado da Índia, a partire da un'iniziale riflessione sul tema della costruzione di social networks e sull'importanza della creazione di reti di relazioni improntate alla fiducia e alla reputazione reciproca, si é cercato di tracciare in senso cronologico il percorso che ha portato Giovanni Battista Rovellasca ad abbandonare Milano e dedicarsi all'attività di importazione e riesportazione del pepe proveniente dalle Indie, ampliando successivamente i suoi interessi commerciali ad altri tipi di traffici, tra cui quello degli schiavi. Il legame con le comunità di origine, soprattutto per la ricerca di finanziamenti tra gli esponenti delle élites finanziarie italiane, e le relazioni con i gruppi di hombres de negocios locali o stranieri che operavano nella penisola iberica, sono al centro della ricerca documentaria che ha sostenuto questo lavoro. A questi interessi si aggiunge anche il tema delle relazioni con il potere imperiale e il sostegno alle compromesse finanze della Corona, dal momento che il commercio con l'India era sottoposto ad una forma di controllo monopolistico da parte della Fazenda Real. Il ricorso al credito, e la sua importanza nel finanziamento dei viaggi oceanici, sono fondamentali per comprendere l'evoluzione di un tipo di commercio che nel corso del XVI secolo ha conosciuto notevoli successi, ma anche innegabili fallimenti.

During the XVI century the maritime explorations to India allowed the small kingdom of Portugal to assume an imperial dimension. In the last twenty years of the century, the dynastic crisis, that followed the disappearance of D. Sebastião I and the union of the Iberian crowns under the reign of Philip II of Spain, led to the inclusion of Portugal into the boundaries of the so-called Composite Monarchy whose centre is the Court of Spain. Within this political and geographical context, in the second half of the XVI century, groups of Milanese merchants, who moved to Lisbon to dedicate themselves to pepper trade, were conducing their trades. This work aims at tracing the commercial paths of these financial agents from Milan towards the Iberian Peninsula, up to Lisbon. Within those merchants, the figure of Giovanni Battista Rovellasca is isolated and studied. Once the historical background of the union of the Iberian crowns and the establishment of Estado da Ìndia are defined, this work analyzes the building of social networks and the importance of creation of networks relations based on trust and reputation. From this initial analysis, the path that led Giovanni Battista Rovellasca to abandon Milan and to dedicate himself to the activities of importing and re-exporting of Indian pepper, and, subsequently, to enlarge his commercial interests to other kinds of commerce such of slave trade, is traced chronologically. The relations with communities of origin of financial elites, from whom Rovellasca collected the funding for his activities, and the links with groups of local or strangers merchants that operated in the Iberian Peninsula, are at the centre of documentary research that supported this work. Another theme is the relation with the imperial power and the support to impaired sovereign finances, since trading with India was subjected to a monopolistic control from Fazenda Real. The importance of the recourse to credit to financing oceanic commerce is fundamental to understand the development of this kind of commercial activities that knew many successes, but also undeniable failures.

Traffici finanziari e mercantili tra Milano e Lisbona nella seconda metà del XVI secolo.

CRIVELLI, Benedetta Maria;
2012-01-01

Abstract

During the XVI century the maritime explorations to India allowed the small kingdom of Portugal to assume an imperial dimension. In the last twenty years of the century, the dynastic crisis, that followed the disappearance of D. Sebastião I and the union of the Iberian crowns under the reign of Philip II of Spain, led to the inclusion of Portugal into the boundaries of the so-called Composite Monarchy whose centre is the Court of Spain. Within this political and geographical context, in the second half of the XVI century, groups of Milanese merchants, who moved to Lisbon to dedicate themselves to pepper trade, were conducing their trades. This work aims at tracing the commercial paths of these financial agents from Milan towards the Iberian Peninsula, up to Lisbon. Within those merchants, the figure of Giovanni Battista Rovellasca is isolated and studied. Once the historical background of the union of the Iberian crowns and the establishment of Estado da Ìndia are defined, this work analyzes the building of social networks and the importance of creation of networks relations based on trust and reputation. From this initial analysis, the path that led Giovanni Battista Rovellasca to abandon Milan and to dedicate himself to the activities of importing and re-exporting of Indian pepper, and, subsequently, to enlarge his commercial interests to other kinds of commerce such of slave trade, is traced chronologically. The relations with communities of origin of financial elites, from whom Rovellasca collected the funding for his activities, and the links with groups of local or strangers merchants that operated in the Iberian Peninsula, are at the centre of documentary research that supported this work. Another theme is the relation with the imperial power and the support to impaired sovereign finances, since trading with India was subjected to a monopolistic control from Fazenda Real. The importance of the recourse to credit to financing oceanic commerce is fundamental to understand the development of this kind of commercial activities that knew many successes, but also undeniable failures.
2012
Portogallo; XVI secolo; commercio con l'India; pepe; credito
Nel XVI secolo i viaggi di esplorazione marittima verso l'India permisero al piccolo regno di Portogallo di assumere una dimensione imperiale. Nell'ultimo ventennio del secolo la crisi dinastica che seguì alla scomparsa di D. Sebastião I e l'unione delle corone iberiche sotto il regno di Filippo II di Spagna portò all’inclusione del Portogallo entro i confini della Monarchia Composita che aveva il suo centro nella corte di Madrid. In questa realtà politico-geografica operavano, nella seconda metà del XVI secolo, gruppi di mercanti di origine milanese, che, trasferitisi nella capitale portoghese, si dedicarono al commercio del pepe. Il lavoro ha lo scopo si ridisegnare il percorso economico di questi gruppi di operatori finanziari da Milano verso la penisola iberica, per raggiungere infine Lisbona, isolando al suo interno la figura di Giovanni Battista Rovellasca. Dopo un inquadramento storico delle vicende dell'unione delle corone iberiche e della edificazione dello Estado da Índia, a partire da un'iniziale riflessione sul tema della costruzione di social networks e sull'importanza della creazione di reti di relazioni improntate alla fiducia e alla reputazione reciproca, si é cercato di tracciare in senso cronologico il percorso che ha portato Giovanni Battista Rovellasca ad abbandonare Milano e dedicarsi all'attività di importazione e riesportazione del pepe proveniente dalle Indie, ampliando successivamente i suoi interessi commerciali ad altri tipi di traffici, tra cui quello degli schiavi. Il legame con le comunità di origine, soprattutto per la ricerca di finanziamenti tra gli esponenti delle élites finanziarie italiane, e le relazioni con i gruppi di hombres de negocios locali o stranieri che operavano nella penisola iberica, sono al centro della ricerca documentaria che ha sostenuto questo lavoro. A questi interessi si aggiunge anche il tema delle relazioni con il potere imperiale e il sostegno alle compromesse finanze della Corona, dal momento che il commercio con l'India era sottoposto ad una forma di controllo monopolistico da parte della Fazenda Real. Il ricorso al credito, e la sua importanza nel finanziamento dei viaggi oceanici, sono fondamentali per comprendere l'evoluzione di un tipo di commercio che nel corso del XVI secolo ha conosciuto notevoli successi, ma anche innegabili fallimenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/402939
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