Il presente elaborato costituisce il frutto di una ricerca avente per oggetto l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione. Si è presa in esame la vasta produzione dottrinale esistente in materia e la giurisprudenza costituzionale intervenuta, in particolare, successivamente alla riforma del Titolo V della parte II della Costituzione del 2001, nonché la legge delega recentemente approvata ed i decreti legislativi adottati. Non può non tenersi presente che in una fase di profonda crisi economica è auspicabile che tutte le istituzioni territoriali concorrano all’operazione di risanamento dei conti pubblici, mediante una razionale ed equa ripartizione delle risorse pubbliche e un meccanismo di rigorosa responsabilizzazione di ogni livello di amministrazione, in modo da consentire una gestione sostenibile della tutela dei diritti. Il contributo si articola in cinque capitoli. Il primo capitolo offre una panoramica di concetti presenti nella Carta costituzionale, ovvero frutto di elaborazioni dottrinali che hanno recepito anche spunti di riflessione elaborati in esperienze esterne all’ordinamento nazionale (diritti fondamentali, doveri costituzionali, principio di responsabilità, sovranità, autonomia, potere impositivo, solidarietà, sussidiarietà, livelli essenziali delle prestazioni). Atteso che il tema dell’autonomia finanziaria degli enti territoriali solo apparentemente appartiene alle relazioni intergovernative tra i differenti livelli di governo, è sembrato opportuno effettuare una preliminare analisi di tali concetti, presupposti ovvero espressamente enunciati dalle disposizioni dell’art. 119 e, comunque, da tenere in massima considerazione ai fini della sua attuazione. Il secondo capitolo prende in considerazione le tappe fondamentali del percorso italiano verso un modello di Stato decentrato ed effettua una sintetica disamina di esperienze straniere che hanno costituito fonte di ispirazione per la costruzione di un federalismo applicabile nell’ordinamento italiano. Il terzo capitolo approfondisce i contenuti dell’art. 119, esaminando i princípi elaborati dalla giurisprudenza. Vengono inoltre affrontate le implicazioni concernenti la compatibilità delle modalità di attuazione con l’ordinamento comunitario, e si dà esposizione dei contenuti della recente legge delega n. 42 del 2009. Il quarto capitolo provvede ad una ricognizione dei decreti legislativi adottati, soffermandosi su taluni punti qualificanti le scelte del legislatore come necessari punti di equilibrio tra istanze federaliste ed esigenze di coesione sociale. Il quinto capitolo espone una valutazione comparatistica, prendendo in esame in particolare l’ordinamento spagnolo e verificando gli esiti di un percorso che mediante corrette relazioni finanziarie tra livelli di governo tenta di coniugare esigenze di governabilità in tempi di globalizzazione e garanzia di una soglia di tutela dei diritti dei cittadini e che presenta numerose analogie con il percorso italiano.

This research paper examines the implementation of Article 119 of the Italian Constitution, on the basis of the vast literature and the jurisprudence of the Constitutional Court formed after the revision of Title V of Part II of the Constitution brought by the 2001 reform. The acute economic crisis calls for joint efforts by all levels of government to ease budgetary deficits, through a rational and fair redistribution of public resources as well as a thorough acceptance of responsibility by all local authorities aimed at preserving social rights and cohesion. The paper is divided in five parts. The first part includes an overview of the key principles (such as fundamental rights, constitutional duties, the principle of responsibility, sovereignty, autonomy, jurisdiction to tax, solidarity, subsidiarity) which are embedded in our Constitution and developed by authors also taking into account foreign experiences. The issue of fiscal autonomy of local authorities is not simply the result of the division of powers between levels of government, and therefore it was necessary to examine first such key principles, which are expressly mentioned in Article 119. The second part describes the main steps of the Italia progress toward a more decentralized government's architecture, and of the main foreign models that have been considered in this transition. The third part discusses the main aspects and contents of Article 119, as developed by the jurisprudence of the Constitutional Court. The third part also examines the compatibility of the implementation of Article 119 with the EU principles. Finally, this part discusses the main contents of the 2009 delegation law. The fourth part examines the contents of the legislation which implemented the 2009 delegation law, focusing on some of the most important political choices as regard the necessary balance between the goal of de-centralization and the preservation of social cohesion. The fifth and final part contains a comparative evaluation of the Italian experience, primarily with the Spanish model. The latter appears to have many aspects in common with the Italian framework, especially in respect of the common desire to establish correct financial relationships amongst levels of governments in world scenario characterized by a growing globalization and the need to secure minimum contents of social and economic rights to all citizens.

L'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione e le nuove forme dell'autonomia impositiva di Regioni ed enti locali

CALZAVARA, Felicita
2012-01-01

Abstract

This research paper examines the implementation of Article 119 of the Italian Constitution, on the basis of the vast literature and the jurisprudence of the Constitutional Court formed after the revision of Title V of Part II of the Constitution brought by the 2001 reform. The acute economic crisis calls for joint efforts by all levels of government to ease budgetary deficits, through a rational and fair redistribution of public resources as well as a thorough acceptance of responsibility by all local authorities aimed at preserving social rights and cohesion. The paper is divided in five parts. The first part includes an overview of the key principles (such as fundamental rights, constitutional duties, the principle of responsibility, sovereignty, autonomy, jurisdiction to tax, solidarity, subsidiarity) which are embedded in our Constitution and developed by authors also taking into account foreign experiences. The issue of fiscal autonomy of local authorities is not simply the result of the division of powers between levels of government, and therefore it was necessary to examine first such key principles, which are expressly mentioned in Article 119. The second part describes the main steps of the Italia progress toward a more decentralized government's architecture, and of the main foreign models that have been considered in this transition. The third part discusses the main aspects and contents of Article 119, as developed by the jurisprudence of the Constitutional Court. The third part also examines the compatibility of the implementation of Article 119 with the EU principles. Finally, this part discusses the main contents of the 2009 delegation law. The fourth part examines the contents of the legislation which implemented the 2009 delegation law, focusing on some of the most important political choices as regard the necessary balance between the goal of de-centralization and the preservation of social cohesion. The fifth and final part contains a comparative evaluation of the Italian experience, primarily with the Spanish model. The latter appears to have many aspects in common with the Italian framework, especially in respect of the common desire to establish correct financial relationships amongst levels of governments in world scenario characterized by a growing globalization and the need to secure minimum contents of social and economic rights to all citizens.
2012
regionalismo; federalismo; autonomie territoriali; autonomia finanziaria
Il presente elaborato costituisce il frutto di una ricerca avente per oggetto l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione. Si è presa in esame la vasta produzione dottrinale esistente in materia e la giurisprudenza costituzionale intervenuta, in particolare, successivamente alla riforma del Titolo V della parte II della Costituzione del 2001, nonché la legge delega recentemente approvata ed i decreti legislativi adottati. Non può non tenersi presente che in una fase di profonda crisi economica è auspicabile che tutte le istituzioni territoriali concorrano all’operazione di risanamento dei conti pubblici, mediante una razionale ed equa ripartizione delle risorse pubbliche e un meccanismo di rigorosa responsabilizzazione di ogni livello di amministrazione, in modo da consentire una gestione sostenibile della tutela dei diritti. Il contributo si articola in cinque capitoli. Il primo capitolo offre una panoramica di concetti presenti nella Carta costituzionale, ovvero frutto di elaborazioni dottrinali che hanno recepito anche spunti di riflessione elaborati in esperienze esterne all’ordinamento nazionale (diritti fondamentali, doveri costituzionali, principio di responsabilità, sovranità, autonomia, potere impositivo, solidarietà, sussidiarietà, livelli essenziali delle prestazioni). Atteso che il tema dell’autonomia finanziaria degli enti territoriali solo apparentemente appartiene alle relazioni intergovernative tra i differenti livelli di governo, è sembrato opportuno effettuare una preliminare analisi di tali concetti, presupposti ovvero espressamente enunciati dalle disposizioni dell’art. 119 e, comunque, da tenere in massima considerazione ai fini della sua attuazione. Il secondo capitolo prende in considerazione le tappe fondamentali del percorso italiano verso un modello di Stato decentrato ed effettua una sintetica disamina di esperienze straniere che hanno costituito fonte di ispirazione per la costruzione di un federalismo applicabile nell’ordinamento italiano. Il terzo capitolo approfondisce i contenuti dell’art. 119, esaminando i princípi elaborati dalla giurisprudenza. Vengono inoltre affrontate le implicazioni concernenti la compatibilità delle modalità di attuazione con l’ordinamento comunitario, e si dà esposizione dei contenuti della recente legge delega n. 42 del 2009. Il quarto capitolo provvede ad una ricognizione dei decreti legislativi adottati, soffermandosi su taluni punti qualificanti le scelte del legislatore come necessari punti di equilibrio tra istanze federaliste ed esigenze di coesione sociale. Il quinto capitolo espone una valutazione comparatistica, prendendo in esame in particolare l’ordinamento spagnolo e verificando gli esiti di un percorso che mediante corrette relazioni finanziarie tra livelli di governo tenta di coniugare esigenze di governabilità in tempi di globalizzazione e garanzia di una soglia di tutela dei diritti dei cittadini e che presenta numerose analogie con il percorso italiano.
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