La guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti rappresenta un grave problema per la sicurezza stradale. La legge Italiana vieta il rilascio o la conferma della patente di guida a chiunque si trovi in stato di dipendenza o faccia un consumo abituale di sostanze stupefacenti o psicotrope. Ciò ha rilevanti ripercussioni sul piano sociale e professionale, dal momento che oggi la patente di guida è diventato uno strumento essenziale, oltre che per la mobilità, anche per lo svolgimento di numerose attività professionali. La normativa prevede che la valutazione di queste condizioni di consumo abituale e/o di dipendenza da sostanze d'abuso sia affidata alle commissioni mediche provinciali per le patenti, che si avvalgono di accertamenti chimico-tossicologici eseguiti sulle urine e/o sui capelli. Questo studio si è proposto di analizzare i risultati degli accertamenti chimico-tossicologici effettuati, su richiesta della Commissione Medica Provinciale per le patenti di Verona, dal laboratorio di Tossicologia Forense del Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità dell'Università di Verona con l’obiettivo di: (i) valutare frequenze relative di positività ed eventuali trend per le diverse classi di sostanze d’abuso nel periodo 2003-2008; (ii) definire, nell’ambito della popolazione esaminata, i principali fattori di rischio per la positività all'accertamento; (iii) identificare l’approccio diagnostico più efficace per la valutazione di idoneità alla guida in rapporto all’uso di droga. Durante il periodo esaminato la cocaina è stata in assoluto la sostanza stupefacente riscontrata più frequentemente. Il confronto tra l'analisi delle urine e dei capelli ha confermato la complementarietà delle due matrici biologiche e, dunque, la necessità di effettuare entrambe le analisi al fine di massimizzare la sensibilità epidemiologica dell'accertamento. Questo studio ha inoltre dimostrato come l'accertamento di idoneità alla guida costituisca un efficace deterrente al consumo di droghe dal momento che soltanto circa un quarto dei soggetti positivi al primo controllo risulta nuovamente positivo al secondo controllo.

Driving under the influence of drugs is a serious problem for road traffic safety. According to the Italian Road Traffic Code, the driving licence must not be issued to anyone who abuses, is addicted to, or suffers for dependence to illicit or psychotropic drugs. The diagnosis of such clinical conditions is performed by Provincial Medical Commissions of the Public Health Service also on the basis of drugs of abuse testing results on urine and/or hair samples. This study aimed at examining test results obtained by the Forensic Toxicology laboratory of the Department of Public Health & Community Medicine, University of Verona, upon request of the local Medical Commission, over the period 2003-2008 with the purposes of (i) defining trends in drug abuse in the examined population (ii) identifying specific risk factors for testing positive and for relapse, (iii) selecting the most effective and efficient analytical strategy to detect illicit drugs use. During the study period, cocaine was the most frequently detected illicit drug. The comparison of results from urine and hair testing confirmed the complementary features of these two biological substrates and the importance to have both data in order to increase the sensitivity in detecting illicit drug use. Moreover, this study showed that testing for driving fitness is an effective deterrent to illicit drug use, as only about one quarter of subjects testing positive at the first testing are still positive at the second testing.

Drugs of abuse analysis in urine and hair for the evaluation of the driving fitness. An epidemiological study

BERTASO, Anna
2011-01-01

Abstract

Driving under the influence of drugs is a serious problem for road traffic safety. According to the Italian Road Traffic Code, the driving licence must not be issued to anyone who abuses, is addicted to, or suffers for dependence to illicit or psychotropic drugs. The diagnosis of such clinical conditions is performed by Provincial Medical Commissions of the Public Health Service also on the basis of drugs of abuse testing results on urine and/or hair samples. This study aimed at examining test results obtained by the Forensic Toxicology laboratory of the Department of Public Health & Community Medicine, University of Verona, upon request of the local Medical Commission, over the period 2003-2008 with the purposes of (i) defining trends in drug abuse in the examined population (ii) identifying specific risk factors for testing positive and for relapse, (iii) selecting the most effective and efficient analytical strategy to detect illicit drugs use. During the study period, cocaine was the most frequently detected illicit drug. The comparison of results from urine and hair testing confirmed the complementary features of these two biological substrates and the importance to have both data in order to increase the sensitivity in detecting illicit drug use. Moreover, this study showed that testing for driving fitness is an effective deterrent to illicit drug use, as only about one quarter of subjects testing positive at the first testing are still positive at the second testing.
2011
drugs; fitness to drive; epidemiological study
La guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti rappresenta un grave problema per la sicurezza stradale. La legge Italiana vieta il rilascio o la conferma della patente di guida a chiunque si trovi in stato di dipendenza o faccia un consumo abituale di sostanze stupefacenti o psicotrope. Ciò ha rilevanti ripercussioni sul piano sociale e professionale, dal momento che oggi la patente di guida è diventato uno strumento essenziale, oltre che per la mobilità, anche per lo svolgimento di numerose attività professionali. La normativa prevede che la valutazione di queste condizioni di consumo abituale e/o di dipendenza da sostanze d'abuso sia affidata alle commissioni mediche provinciali per le patenti, che si avvalgono di accertamenti chimico-tossicologici eseguiti sulle urine e/o sui capelli. Questo studio si è proposto di analizzare i risultati degli accertamenti chimico-tossicologici effettuati, su richiesta della Commissione Medica Provinciale per le patenti di Verona, dal laboratorio di Tossicologia Forense del Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità dell'Università di Verona con l’obiettivo di: (i) valutare frequenze relative di positività ed eventuali trend per le diverse classi di sostanze d’abuso nel periodo 2003-2008; (ii) definire, nell’ambito della popolazione esaminata, i principali fattori di rischio per la positività all'accertamento; (iii) identificare l’approccio diagnostico più efficace per la valutazione di idoneità alla guida in rapporto all’uso di droga. Durante il periodo esaminato la cocaina è stata in assoluto la sostanza stupefacente riscontrata più frequentemente. Il confronto tra l'analisi delle urine e dei capelli ha confermato la complementarietà delle due matrici biologiche e, dunque, la necessità di effettuare entrambe le analisi al fine di massimizzare la sensibilità epidemiologica dell'accertamento. Questo studio ha inoltre dimostrato come l'accertamento di idoneità alla guida costituisca un efficace deterrente al consumo di droghe dal momento che soltanto circa un quarto dei soggetti positivi al primo controllo risulta nuovamente positivo al secondo controllo.
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