Tempo scelto sviluppa una precisa opzione scientifica della ricerca prescelta dall’Unità Verona-Sassari i cui risultati sono pubblicati nel volume Le dimensioni giuridiche dei tempi di lavoro. Rinvia ai condizionamenti prodotti da quel filone di suggestioni contenute nel Rapporto francese Echange et Project nel 1986 (di cui ripete il titolo), perfezionate e rielaborate con strumenti giuridici da Alain Supiot nella redazione del Rapporto sul futuro del lavoro nel 2001 e già anticipate, per la parte relativa alla ricerca della concordanza dei tempi di vita e di lavoro, nella comunicazione presentata a Fiesole nel 1993 (Supiot 1997, 2003). Partendo da una ricognizione dell’autonomia individuale e della dottrina ad essa dedicata, tenendo in considerazione le molteplici dimensioni temporali della prestazione di lavoro (contributo di Fabrizio Bano), anche a seguito di recenti pronunce della giurisprudenza dedicate ai congedi, al lavoro notturno e alle ferie (contributo di Laura Calafà), ci si è soffermati, in particolare, sulla questioni sottese all’aumento dell’orario di lavoro, in particolare attraverso il ricorso allo straordinario (contributo di Marco Peruzzi). I contributi, complessivamente considerati, cercheranno di misurare il grado di resistenza individuale al potere del datore di lavoro, che è oggetto di ricerca di altri gruppi, anche mediante l’utilizzo del diritto potestativo, del non obbligo ad adempiere, oppure mediante l’affermazione (vera o presunta) di un diritto alla scelta della collocazione del periodo di ferie, di un diritto al rifiuto della prestazione straordinaria. Preso atto della complessità degli argomenti e dei loro reciproci condizionamenti tra tempo ed assetti sociali, si è scelto di approfondire anche gli istituti delle banche degli orari e dei tempi, tentando di tracciare un’intersezione innovativa tra servizi prestati alla collettività e la dimensione temporale della prestazione lavorativa (contributo di Cristina Cominato). Nell’impossibilità di dar compiutamente conto di tutte le intersezioni possibili nella logica del tempo scelto, si è prediletto un’analisi incrociata, ma mirata delle regole esistenti, nazionali e comunitarie. Come scelta espositiva, inoltre, si è valorizzato l’uso di alcune figure retoriche in grado di rappresentare plasticamente queste connessioni problematiche sopra descritte per rendere più vivace ed efficace il discorso della rilevanza giuridica del tempo scelto. Il contributo di chiusura della sezione è di Donata Gottardi e si concentra sulla ricostruzione della mancata approvazione della direttiva di revisione sull'organizzazione dell'orario di lavoro.

Tempo scelto e libertà del lavoratore. Le ragioni di un titolo

Calafà, Laura
2009-01-01

Abstract

Tempo scelto sviluppa una precisa opzione scientifica della ricerca prescelta dall’Unità Verona-Sassari i cui risultati sono pubblicati nel volume Le dimensioni giuridiche dei tempi di lavoro. Rinvia ai condizionamenti prodotti da quel filone di suggestioni contenute nel Rapporto francese Echange et Project nel 1986 (di cui ripete il titolo), perfezionate e rielaborate con strumenti giuridici da Alain Supiot nella redazione del Rapporto sul futuro del lavoro nel 2001 e già anticipate, per la parte relativa alla ricerca della concordanza dei tempi di vita e di lavoro, nella comunicazione presentata a Fiesole nel 1993 (Supiot 1997, 2003). Partendo da una ricognizione dell’autonomia individuale e della dottrina ad essa dedicata, tenendo in considerazione le molteplici dimensioni temporali della prestazione di lavoro (contributo di Fabrizio Bano), anche a seguito di recenti pronunce della giurisprudenza dedicate ai congedi, al lavoro notturno e alle ferie (contributo di Laura Calafà), ci si è soffermati, in particolare, sulla questioni sottese all’aumento dell’orario di lavoro, in particolare attraverso il ricorso allo straordinario (contributo di Marco Peruzzi). I contributi, complessivamente considerati, cercheranno di misurare il grado di resistenza individuale al potere del datore di lavoro, che è oggetto di ricerca di altri gruppi, anche mediante l’utilizzo del diritto potestativo, del non obbligo ad adempiere, oppure mediante l’affermazione (vera o presunta) di un diritto alla scelta della collocazione del periodo di ferie, di un diritto al rifiuto della prestazione straordinaria. Preso atto della complessità degli argomenti e dei loro reciproci condizionamenti tra tempo ed assetti sociali, si è scelto di approfondire anche gli istituti delle banche degli orari e dei tempi, tentando di tracciare un’intersezione innovativa tra servizi prestati alla collettività e la dimensione temporale della prestazione lavorativa (contributo di Cristina Cominato). Nell’impossibilità di dar compiutamente conto di tutte le intersezioni possibili nella logica del tempo scelto, si è prediletto un’analisi incrociata, ma mirata delle regole esistenti, nazionali e comunitarie. Come scelta espositiva, inoltre, si è valorizzato l’uso di alcune figure retoriche in grado di rappresentare plasticamente queste connessioni problematiche sopra descritte per rendere più vivace ed efficace il discorso della rilevanza giuridica del tempo scelto. Il contributo di chiusura della sezione è di Donata Gottardi e si concentra sulla ricostruzione della mancata approvazione della direttiva di revisione sull'organizzazione dell'orario di lavoro.
2009
9788884228772
Tempo scelto Lavoro Posizioni soggettive del lavoratore e della lavoratrice
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