La colpa costituisce una delle emozioni morali maggiormente studiate, in particolar modo in relazione ai comportamenti e contesti di aiuto (Tangney, Stuewig, & Mashek, 2007). La letteratura sulla colpa concorda nel definirla un’emozione originata da una valutazione di sé negativa, focalizzata e legata allo specifico comportamento “dannoso” elicitante (wrongdoing, cfr. (Lewis, 1971); essa può spesso avere conseguenze adattive, orientate alla riparazione e, quindi, all’aiuto verso l’altro, ma anche conseguenze disadattive, soprattutto quando non viene gestita adeguatamente o non è possibile riparare alla malefatta (Luyten, Fontaine, & Corveleyn, 2002). Nel presente lavoro si è indagato il legame tra diverse strategie di coping della colpa, autostima e tendenza individuale all’azione piuttosto che alla ruminazione. La ricerca è stata condotta con 172 partecipanti a cui è stato chiesto di compilare uno strumento carta-matita composto da una serie di scenari che illustravano alcune situazioni di colpa: i rispondenti erano invitati ad immedesimarsi nell’evento descritto e quindi ad indicare quali strategie metterebbero in atto per ‘risolvere’ la situazione. Lo strumento comprendeva inoltre una misura dell’autostima (Rosenberg, 1965) e dell’orientamento all’azione/stato (Kuhl, 1994). Risultati preliminari mostrano che a livelli di autostima più bassi corrisponde una maggiore tendenza a scegliere strategie ruminative o, comunque, di tipo difensivo, mentre persone che mostrano punteggi di autostima più elevati prediligono strategie orientate alla riparazione attiva (cfr. (Silfver, 2007); in modo analogo, persone maggiormente orientate all’azione riportano più frequentemente strategie riparative, mentre chi è più orientato allo stato indica soluzioni meno adattive. Una maggiore comprensione delle relazioni tra questi costrutti può aiutare a chiarire il modo in cui persone differenti configurano le proprie esperienze di colpa e a quali conseguenze portano tali rappresentazioni sul piano psicologico e comportamentale, anche in riferimento a particolari contesti assistenziali o di aiuto, come quelli del volontariato.

Strategie di gestione della colpa, autostima ed orientamento all’azione

MENEGHINI, Anna Maria;NENCINI, Alessio
2009-01-01

Abstract

La colpa costituisce una delle emozioni morali maggiormente studiate, in particolar modo in relazione ai comportamenti e contesti di aiuto (Tangney, Stuewig, & Mashek, 2007). La letteratura sulla colpa concorda nel definirla un’emozione originata da una valutazione di sé negativa, focalizzata e legata allo specifico comportamento “dannoso” elicitante (wrongdoing, cfr. (Lewis, 1971); essa può spesso avere conseguenze adattive, orientate alla riparazione e, quindi, all’aiuto verso l’altro, ma anche conseguenze disadattive, soprattutto quando non viene gestita adeguatamente o non è possibile riparare alla malefatta (Luyten, Fontaine, & Corveleyn, 2002). Nel presente lavoro si è indagato il legame tra diverse strategie di coping della colpa, autostima e tendenza individuale all’azione piuttosto che alla ruminazione. La ricerca è stata condotta con 172 partecipanti a cui è stato chiesto di compilare uno strumento carta-matita composto da una serie di scenari che illustravano alcune situazioni di colpa: i rispondenti erano invitati ad immedesimarsi nell’evento descritto e quindi ad indicare quali strategie metterebbero in atto per ‘risolvere’ la situazione. Lo strumento comprendeva inoltre una misura dell’autostima (Rosenberg, 1965) e dell’orientamento all’azione/stato (Kuhl, 1994). Risultati preliminari mostrano che a livelli di autostima più bassi corrisponde una maggiore tendenza a scegliere strategie ruminative o, comunque, di tipo difensivo, mentre persone che mostrano punteggi di autostima più elevati prediligono strategie orientate alla riparazione attiva (cfr. (Silfver, 2007); in modo analogo, persone maggiormente orientate all’azione riportano più frequentemente strategie riparative, mentre chi è più orientato allo stato indica soluzioni meno adattive. Una maggiore comprensione delle relazioni tra questi costrutti può aiutare a chiarire il modo in cui persone differenti configurano le proprie esperienze di colpa e a quali conseguenze portano tali rappresentazioni sul piano psicologico e comportamentale, anche in riferimento a particolari contesti assistenziali o di aiuto, come quelli del volontariato.
2009
colpa, strategie di coping, autostima, orientamento all'azione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/335446
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