Le immagini, diversamente da quanto di solito si pensa, hanno un proprio corpo. Questo fa sì che esse non rappresentino semplicemente lo schermo su cui proiettiamo desideri, sogni, ambizioni. Anche se ci appaiono spesso come una presenza immateriale che, più o meno discretamente, accompagna le nostre vite, le immagini hanno tuttavia una presenza dotata di un suo peso specifico. E' così che esse incidono non solo sulla nostra pecezione della realtà, ma anche sulle nostre singole esistenze. Portare l'attenzione sul corpo delle immagini significa ascoltare quanto di loro entra in noi, non semplicemente perché si offre allo sguardo, ma perché ci tocca.

Il corpo delle immagini. Per una filosofia del sensibile e del visibile

PANATTONI, Riccardo;SOLLA, Gianluca
2008-01-01

Abstract

Le immagini, diversamente da quanto di solito si pensa, hanno un proprio corpo. Questo fa sì che esse non rappresentino semplicemente lo schermo su cui proiettiamo desideri, sogni, ambizioni. Anche se ci appaiono spesso come una presenza immateriale che, più o meno discretamente, accompagna le nostre vite, le immagini hanno tuttavia una presenza dotata di un suo peso specifico. E' così che esse incidono non solo sulla nostra pecezione della realtà, ma anche sulle nostre singole esistenze. Portare l'attenzione sul corpo delle immagini significa ascoltare quanto di loro entra in noi, non semplicemente perché si offre allo sguardo, ma perché ci tocca.
2008
9788821185489
Immagini; sensibile; visibile
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/334362
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