Sono analizzate le possibilità offerte all'autonomia statutaria in materia di operazioni sul capitale nella s.r.l. Partendo dal dato di fondo dell'ampliamento di tale autonomia, e considerando gli interessi correlati alle varie norme che ammettono una diversa disposizione dell'atto costitutivo in questa specifica materia, vengono esaminati i casi della delega agli amministratori della facoltà di aumentare il capitale, dell'offerta a terzi delle quote emesse a seguito dell'aumento di capitale, delle possibili modifiche statutarie alla disciplina del deposito preventivo della situazione patrimoniale in caso di perdite superiori a un terzo. In merito alla delega all'aumento di capitale, si conclude, in base ad argomenti di natura sistematica, per la possibilità di non prevedere particolari limiti, accordando ampia discrezionalità agli amministratori, e di ammettere anche l'esclusione del diritto di sottoscrizione dei soci. Circa l'offerta a terzi delle quote emesse a seguito dell'aumento, si affronta, in particolare, il tema della configurabilità di un'analoga possibilità in merito ai soci, ritenendola ammessa e attuabile mediante la previsione di un particolare diritto avente tale contenuto. Infine, con riguardo al deposito della situazione patrimoniale ai sensi dell'art. 2482 bis, considerando l'interesse protetto da tale norma, che è quello dei soci all'informazione, e il contesto sistematico in cui la norma stessa è collocata, si ritiene possibile una deroga anche in senso peggiorativo, che potrebbe giustificarsi alla luce del concreto assetto dei rapporti tra soci e amministratori.

Clausole statutarie relative ad aumento e riduzione del capitale nella s.r.l.

BUTTURINI, Paolo
2007-01-01

Abstract

Sono analizzate le possibilità offerte all'autonomia statutaria in materia di operazioni sul capitale nella s.r.l. Partendo dal dato di fondo dell'ampliamento di tale autonomia, e considerando gli interessi correlati alle varie norme che ammettono una diversa disposizione dell'atto costitutivo in questa specifica materia, vengono esaminati i casi della delega agli amministratori della facoltà di aumentare il capitale, dell'offerta a terzi delle quote emesse a seguito dell'aumento di capitale, delle possibili modifiche statutarie alla disciplina del deposito preventivo della situazione patrimoniale in caso di perdite superiori a un terzo. In merito alla delega all'aumento di capitale, si conclude, in base ad argomenti di natura sistematica, per la possibilità di non prevedere particolari limiti, accordando ampia discrezionalità agli amministratori, e di ammettere anche l'esclusione del diritto di sottoscrizione dei soci. Circa l'offerta a terzi delle quote emesse a seguito dell'aumento, si affronta, in particolare, il tema della configurabilità di un'analoga possibilità in merito ai soci, ritenendola ammessa e attuabile mediante la previsione di un particolare diritto avente tale contenuto. Infine, con riguardo al deposito della situazione patrimoniale ai sensi dell'art. 2482 bis, considerando l'interesse protetto da tale norma, che è quello dei soci all'informazione, e il contesto sistematico in cui la norma stessa è collocata, si ritiene possibile una deroga anche in senso peggiorativo, che potrebbe giustificarsi alla luce del concreto assetto dei rapporti tra soci e amministratori.
2007
società a responsabilità limitata; operazioni sul capitale sociale; clausole statutarie
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