La ricaduta sull'opera di Panizza dell'esperienza carceraria. In questo saggio si analizzano le ricadute della carcerazione sulla scrittura e la riflessione di Oskar Panizza. L’autore di Monaco è stato incarcerato dopo la pubblicazione nel 1894 del suo dramma Il concilio d’amore che gli è valsa un’accusa per reati contro la religiosità dei tedeschi. In quest’opera egli stigmatizza la corruzione della corte papale di Rodrigo Borgia. La reclusione implica una svolta nella produzione di Panizza: essa ha innanzi tutto imposto dei temi come il rapporto fra malattia mentale e potere politico. Negli scritti autobiografici come il Diario da Amberg o in testi narrativi come i Düstre Lieder (1895) Panizza si oppone al positivismo psichiatrico. In questi testi il mondo si trasforma in un’allucinazione poiché, secondo lui, ognuno è creatore della propria realtà. Panizza dimostra nei suoi scritti di conoscere gli psichiatri e psicologi più autorevoli del suo tempo e ne critica gli approcci. In E.T.A. Hoffmann egli trova un Doppelgänger come dimostra un saggio, sconosciuto al pubblico italiano, che ho proposto in calce al mio intervento.

. Le prigioni di Oskar Panizza

SALGARO, Massimo
2007-01-01

Abstract

La ricaduta sull'opera di Panizza dell'esperienza carceraria. In questo saggio si analizzano le ricadute della carcerazione sulla scrittura e la riflessione di Oskar Panizza. L’autore di Monaco è stato incarcerato dopo la pubblicazione nel 1894 del suo dramma Il concilio d’amore che gli è valsa un’accusa per reati contro la religiosità dei tedeschi. In quest’opera egli stigmatizza la corruzione della corte papale di Rodrigo Borgia. La reclusione implica una svolta nella produzione di Panizza: essa ha innanzi tutto imposto dei temi come il rapporto fra malattia mentale e potere politico. Negli scritti autobiografici come il Diario da Amberg o in testi narrativi come i Düstre Lieder (1895) Panizza si oppone al positivismo psichiatrico. In questi testi il mondo si trasforma in un’allucinazione poiché, secondo lui, ognuno è creatore della propria realtà. Panizza dimostra nei suoi scritti di conoscere gli psichiatri e psicologi più autorevoli del suo tempo e ne critica gli approcci. In E.T.A. Hoffmann egli trova un Doppelgänger come dimostra un saggio, sconosciuto al pubblico italiano, che ho proposto in calce al mio intervento.
2007
978-88-87082-73-9
"Panizza", "carcere"
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