La monografia di Alberto Pirni , esplora un concetto importante, quello di “comunità”, che in relazione a Kant è stato in verità assai poco studiato. Ovviamente, Pirni non pensa nemmeno un momento a confrontare Kant con il comunitarismo contemporaneo né accetta di annullare la pur lieve differenza tra “comunità” e “intersoggettività”. Infatti, mentre Gemeinschaft è ampiamente attestato nella pagina kantiana, il secondo lo si cercherebbe invano, poiché, come noto, i termini intersubjektiv e Intersubjektivität sono di elaborazione solo molto più tarda. Secondo Pirni, il contributo dato da Kant alla storia del concetto di comunità investe la ricostruzione di un rapporto tra esseri dotati di ragione che ha sì luogo nella sfera comunicativa e pratico-operativa, ma sulla base di una consapevole e reciproca condivisione di valori e destini, per la quale, appunto, Kant riserva l’augusto nome di “regno dei fini”. A patto di partire dalla relazione di autonomia dell’essere ragionevole, Kant delinea un’articolata prospettiva comunitaria secondo l’esigenza di pensare compiutamente il problema morale all’interno della svolta trascendentale, che trova il proprio compimento nella riproposizione del discorso sul bene, che si struttura nei termini del problema del sommo bene .

Kant sul Corpus Mysticum

POZZO, Riccardo
2007-01-01

Abstract

La monografia di Alberto Pirni , esplora un concetto importante, quello di “comunità”, che in relazione a Kant è stato in verità assai poco studiato. Ovviamente, Pirni non pensa nemmeno un momento a confrontare Kant con il comunitarismo contemporaneo né accetta di annullare la pur lieve differenza tra “comunità” e “intersoggettività”. Infatti, mentre Gemeinschaft è ampiamente attestato nella pagina kantiana, il secondo lo si cercherebbe invano, poiché, come noto, i termini intersubjektiv e Intersubjektivität sono di elaborazione solo molto più tarda. Secondo Pirni, il contributo dato da Kant alla storia del concetto di comunità investe la ricostruzione di un rapporto tra esseri dotati di ragione che ha sì luogo nella sfera comunicativa e pratico-operativa, ma sulla base di una consapevole e reciproca condivisione di valori e destini, per la quale, appunto, Kant riserva l’augusto nome di “regno dei fini”. A patto di partire dalla relazione di autonomia dell’essere ragionevole, Kant delinea un’articolata prospettiva comunitaria secondo l’esigenza di pensare compiutamente il problema morale all’interno della svolta trascendentale, che trova il proprio compimento nella riproposizione del discorso sul bene, che si struttura nei termini del problema del sommo bene .
2007
Kant; comunità; proprietà intellettuale
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