Lo studio della distribuzione territoriale di un fenomeno morboso, quale l'incidenza dei tumori maligni, può fornire indicazioni sia sulla presenza di alcuni fattori di rischio ambientali e comportamentali, sia sulla efficacia degli interventi di prevenzione primaria e secondaria. Nella Regione dell'Umbria, una indagine ad hoc, condotta negli anni '80, ha descritto l'incidenza della patologia tumorale nell'intera Regione e nelle sue dodici Unità Sanitarie Locali per gli anni 1978-1982. Inoltre, dal 1994 è attivo il Registro Tumori Umbro di Popolazione (RTUP) che sistematicamente raccoglie, elabora e pubblica i dati dell'incidenza del fenomeno tumorale con aggregazioni che vanno sino a livello dei singoli comuni. Nel presente lavoro si riporta uno studio geografico dell'incidenza del cancro in Umbria confrontando i dati della indagine ad hoc degli anni '80 con quelli più recenti del RTUP che si riferiscono ai periodi 1994-1998 e 1999-2003. Per ottenere stime del rischio relativo di malattia più stabili dei SIR, si sono considerati alcuni modelli epidemiologici con autocorrelazione spaziale. In questi modelli, la stima del rischio relativo di un comune non dipende solamente dai dati del comune in oggetto, ma anche dai dati dei comuni limitrofi. In questo modo si ottengono delle stime di rischio relativo per i singoli comuni che possono essere considerate come uno "smoothing" delle stime grezze date dai SIR. Per le mappe prodotte si è utilizzato il modello proposto da Besag, York e Mollie nel 1991 in quanto ampiamente considerato nella letteratura epidemiologica ed implementabile con software di pubblico dominio. In questo modello si assume che i casi osservati abbiano distribuzione Poisson con media che dipende, attraverso una funzione "link" (logaritmica nel nostro caso), dai casi attesi, da un effetto casuale spazialmente autocorrelato, ed eventualmente da alcune covariate.

La geografia del cancro in Umbria 1978-2003

MINOZZO, Marco;
2007-01-01

Abstract

Lo studio della distribuzione territoriale di un fenomeno morboso, quale l'incidenza dei tumori maligni, può fornire indicazioni sia sulla presenza di alcuni fattori di rischio ambientali e comportamentali, sia sulla efficacia degli interventi di prevenzione primaria e secondaria. Nella Regione dell'Umbria, una indagine ad hoc, condotta negli anni '80, ha descritto l'incidenza della patologia tumorale nell'intera Regione e nelle sue dodici Unità Sanitarie Locali per gli anni 1978-1982. Inoltre, dal 1994 è attivo il Registro Tumori Umbro di Popolazione (RTUP) che sistematicamente raccoglie, elabora e pubblica i dati dell'incidenza del fenomeno tumorale con aggregazioni che vanno sino a livello dei singoli comuni. Nel presente lavoro si riporta uno studio geografico dell'incidenza del cancro in Umbria confrontando i dati della indagine ad hoc degli anni '80 con quelli più recenti del RTUP che si riferiscono ai periodi 1994-1998 e 1999-2003. Per ottenere stime del rischio relativo di malattia più stabili dei SIR, si sono considerati alcuni modelli epidemiologici con autocorrelazione spaziale. In questi modelli, la stima del rischio relativo di un comune non dipende solamente dai dati del comune in oggetto, ma anche dai dati dei comuni limitrofi. In questo modo si ottengono delle stime di rischio relativo per i singoli comuni che possono essere considerate come uno "smoothing" delle stime grezze date dai SIR. Per le mappe prodotte si è utilizzato il modello proposto da Besag, York e Mollie nel 1991 in quanto ampiamente considerato nella letteratura epidemiologica ed implementabile con software di pubblico dominio. In questo modello si assume che i casi osservati abbiano distribuzione Poisson con media che dipende, attraverso una funzione "link" (logaritmica nel nostro caso), dai casi attesi, da un effetto casuale spazialmente autocorrelato, ed eventualmente da alcune covariate.
2007
Random effect; Spatial epidemiology; Standardized morbidity ratio; WinBUGS
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