Considerato nella logica formale, è l'atto espressivo (lógos apophantikós) che pone in relazione immediata gli elementi del pensiero, e cioè la sostanza e gli attributi, il soggetto e l'oggetto o predicato, il concetto e le sue note e distinzioni e divisioni. Verbalmente o simbolicamente si esprime come sintesi di due « termini » principali (S, P), uno di carattere nominale e soggettivo (S) e l'altro di carattere verbale o funzionale (P): questo secondo può risolversi in «copula» verbale e predicato nominale (o relazione simbolica e suo oggetto); la sintesi può essere semplice o ripetuta. Una variazione essenziale è data dalla coincidenza o differenza fra la teoria del g. logico e la dottrina della proposizione grammaticale o formula simbolica con cui viene significato. Dal punto di vista della semantica, infatti, il g. serve a risolvere il problema dei valori di verità in quanto teoria in grado di unificare (a) le attitudini del ritenere per vero, (b) i termini e i funtori che esprimono le attitudini in proposizioni, e (c) gli oggetti esistenti fuori del pensiero e del linguaggio che verificano o falsificano le proposizioni.

Giudizio

POZZO, Riccardo;
2006-01-01

Abstract

Considerato nella logica formale, è l'atto espressivo (lógos apophantikós) che pone in relazione immediata gli elementi del pensiero, e cioè la sostanza e gli attributi, il soggetto e l'oggetto o predicato, il concetto e le sue note e distinzioni e divisioni. Verbalmente o simbolicamente si esprime come sintesi di due « termini » principali (S, P), uno di carattere nominale e soggettivo (S) e l'altro di carattere verbale o funzionale (P): questo secondo può risolversi in «copula» verbale e predicato nominale (o relazione simbolica e suo oggetto); la sintesi può essere semplice o ripetuta. Una variazione essenziale è data dalla coincidenza o differenza fra la teoria del g. logico e la dottrina della proposizione grammaticale o formula simbolica con cui viene significato. Dal punto di vista della semantica, infatti, il g. serve a risolvere il problema dei valori di verità in quanto teoria in grado di unificare (a) le attitudini del ritenere per vero, (b) i termini e i funtori che esprimono le attitudini in proposizioni, e (c) gli oggetti esistenti fuori del pensiero e del linguaggio che verificano o falsificano le proposizioni.
2006
9788845257780
giudizio; proposizione; verità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/310893
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