Di cosa si occupa l’area dei Sistemi informativi? Quali sono i campi di ricerca e quali metodi di indagine sono utilizzati dagli studiosi? Passando in rapida rassegna tali questioni, il contributo si propone di offrire una chiave di lettura per meglio comprendere i contenuti, le questioni più dibattute e i problemi aperti che la ricerca sui sistemi informativi si trova ad affrontare. L’idea di sistema informativo che raccoglie ed elabora dati per produrre informazioni risale agli anni ’50 quando i primi computer trovarono utilizzo, nel contesto statunitense e in quello britannico, per la risoluzione di problemi di calcolo. A quei tempi l’interesse maggiore nei confronti dei nuovi strumenti era riferito essenzialmente alle questioni di efficienza e qualità delle prestazioni. Il quesito di fondo nella maggior parte degli studi consisteva nell’individuare, e misurare, le condizioni tecniche volte ad ottenere migliori livelli di rendimento. Va osservato che tale prospettiva offre una visione molto parziale dei problemi che si incontrano in sede di adozione e utilizzo di soluzioni informatiche: infatti non vengono considerate né la dimensione analitica di tipo sociale e neppure quella culturale che, invece, sono apparse in epoche successive. Il primo ventennio di storia è stato fortemente influenzato dai continui progressi avvenuti nel campo della componentistica di base, delle metodologie di sviluppo, delle tecniche di trasmissione delle informazioni (De Marco, Sorrentino e Virili, 2003). Grazie alla disponibilità commerciale di appropriate tecnologie per la gestione delle basi di dati (DBMS, Data base management systems) e alla possibilità di poter interagire con un elaboratore centrale mediante terminali remoti, è diventato possibile svolgere transazioni ad alta intensità di informazione, come la prenotazione dei voli aerei, il controllo dei processi produttivi, la gestione amministrativa e così via. In parallelo, ha preso le mosse un dibattito – tuttora in corso – sui problemi del “trattamento dei dati” e dell’“l’uso delle informazioni”. Il coinvolgimento del management e degli utenti nelle scelte riguardanti i progetti di sviluppo del software, e le esigenze derivanti dal cosiddetto allineamento dei sistemi alle mutevoli esigenze del business rappresentano due esempi di temi classici affrontati dal dibattito scientifico a partire da quegli anni. Blumenthal (1969) è lo studioso che per primo ha cercato di sistematizzare tali questioni, proponendo un quadro teorico di riferimento volto a correlare i fabbisogni informativi delle imprese con la pianificazione e lo sviluppo dei sistemi di trattamento automatico delle informazioni.(...)
La ricerca nei sistemi informativi: temi di studio e questioni aperte
ROSSIGNOLI, Cecilia;
2005-01-01
Abstract
Di cosa si occupa l’area dei Sistemi informativi? Quali sono i campi di ricerca e quali metodi di indagine sono utilizzati dagli studiosi? Passando in rapida rassegna tali questioni, il contributo si propone di offrire una chiave di lettura per meglio comprendere i contenuti, le questioni più dibattute e i problemi aperti che la ricerca sui sistemi informativi si trova ad affrontare. L’idea di sistema informativo che raccoglie ed elabora dati per produrre informazioni risale agli anni ’50 quando i primi computer trovarono utilizzo, nel contesto statunitense e in quello britannico, per la risoluzione di problemi di calcolo. A quei tempi l’interesse maggiore nei confronti dei nuovi strumenti era riferito essenzialmente alle questioni di efficienza e qualità delle prestazioni. Il quesito di fondo nella maggior parte degli studi consisteva nell’individuare, e misurare, le condizioni tecniche volte ad ottenere migliori livelli di rendimento. Va osservato che tale prospettiva offre una visione molto parziale dei problemi che si incontrano in sede di adozione e utilizzo di soluzioni informatiche: infatti non vengono considerate né la dimensione analitica di tipo sociale e neppure quella culturale che, invece, sono apparse in epoche successive. Il primo ventennio di storia è stato fortemente influenzato dai continui progressi avvenuti nel campo della componentistica di base, delle metodologie di sviluppo, delle tecniche di trasmissione delle informazioni (De Marco, Sorrentino e Virili, 2003). Grazie alla disponibilità commerciale di appropriate tecnologie per la gestione delle basi di dati (DBMS, Data base management systems) e alla possibilità di poter interagire con un elaboratore centrale mediante terminali remoti, è diventato possibile svolgere transazioni ad alta intensità di informazione, come la prenotazione dei voli aerei, il controllo dei processi produttivi, la gestione amministrativa e così via. In parallelo, ha preso le mosse un dibattito – tuttora in corso – sui problemi del “trattamento dei dati” e dell’“l’uso delle informazioni”. Il coinvolgimento del management e degli utenti nelle scelte riguardanti i progetti di sviluppo del software, e le esigenze derivanti dal cosiddetto allineamento dei sistemi alle mutevoli esigenze del business rappresentano due esempi di temi classici affrontati dal dibattito scientifico a partire da quegli anni. Blumenthal (1969) è lo studioso che per primo ha cercato di sistematizzare tali questioni, proponendo un quadro teorico di riferimento volto a correlare i fabbisogni informativi delle imprese con la pianificazione e lo sviluppo dei sistemi di trattamento automatico delle informazioni.(...)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.