Negli ultimi anni, un tema di ricerca che in Italia si è posto al centro del dibattito scientifico è quello della responsabilità sociale d'impresa. Tra le ragioni del fenomeno si riconoscono: il diffondersi di comportamenti imprenditoriali scorretti culminati nella recente catena di scandali, l'affermarsi di mutamenti sociali e l'emergere di ideologie che hanno condotto ad un'evoluzione del contratto sociale tra l'impresa e la comunità, e, più in generale, tutta una serie di trasformazioni ambientali che stanno condizionando l'impresa e che coinvolgono una varietà di soggetti, dal consumatore al sistema della concorrenza, dalla comunità locale agli investitori e agli organi di governo. Il carico di tali fattori è tale da attribuire pienezza di significato alla questione del rapporto tra etica e impresa e da legittimare il fiorire di contributi e sforzi di ricerca di diversa impostazione. Il rischio, tuttavia, che si può correre quando un tema diventa di grande attualità è quello di confonderne l'attualità con l'assoluta innovatività perdendo di vista le riflessioni prodotte da altri studiosi magari in epoche precedenti che potrebbero essere portatrici di preziosi spunti per l'evoluzione del pensiero sull'argomento. A prescindere dal rilievo che in questo potrebbero certamente avere le scuole d'oltreoceano, dove la sensibilità verso le problematiche etiche ha cominciato ad affermarsi a partire dagli anni '50 e '60, potrebbe essere interessante recuperare l'impostazione in merito sviluppata dai maestri delle discipline economico-aziendali del nostro paese. È in particolare in quest'ottica che il presente lavoro intende muoversi, selezionando alcuni Maestri dell'Economia Aziendale e dell'Economia e Gestione delle Imprese, tra quelli che in diversa misura sembrano essersi avvicinati all'argomento, e proponendone una lettura critica degli scritti elaborati in merito. Più nello specifico, l'analisi verrà condotta sul pensiero di Gino Zappa, Federico Maria Pacces, Antonio Renzi, Pasquale Saraceno, Carlo Merlani, Carlo Masini e Giovanni Panati. Di essi, si cercherà di evidenziarne l'impostazione scientifica con riferimento ad alcune predefinite categorie concettuali, tra cui: • la concezione di impresa, • il finalismo d'impresa, • il significato del profitto, • il ruolo dell'impresa nei riguardi degli interlocutori sociali. Si cercherà inoltre di coglierne ogni possibile elemento di attualità, nonché spunto di riflessione utile all'evoluzione degli studi.

La responsabilità sociale: un tema nuovo che viene da lontano?

BONFANTI, Angelo
;
CASTELLANI, Paola;ROSSATO, Chiara
2007-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, un tema di ricerca che in Italia si è posto al centro del dibattito scientifico è quello della responsabilità sociale d'impresa. Tra le ragioni del fenomeno si riconoscono: il diffondersi di comportamenti imprenditoriali scorretti culminati nella recente catena di scandali, l'affermarsi di mutamenti sociali e l'emergere di ideologie che hanno condotto ad un'evoluzione del contratto sociale tra l'impresa e la comunità, e, più in generale, tutta una serie di trasformazioni ambientali che stanno condizionando l'impresa e che coinvolgono una varietà di soggetti, dal consumatore al sistema della concorrenza, dalla comunità locale agli investitori e agli organi di governo. Il carico di tali fattori è tale da attribuire pienezza di significato alla questione del rapporto tra etica e impresa e da legittimare il fiorire di contributi e sforzi di ricerca di diversa impostazione. Il rischio, tuttavia, che si può correre quando un tema diventa di grande attualità è quello di confonderne l'attualità con l'assoluta innovatività perdendo di vista le riflessioni prodotte da altri studiosi magari in epoche precedenti che potrebbero essere portatrici di preziosi spunti per l'evoluzione del pensiero sull'argomento. A prescindere dal rilievo che in questo potrebbero certamente avere le scuole d'oltreoceano, dove la sensibilità verso le problematiche etiche ha cominciato ad affermarsi a partire dagli anni '50 e '60, potrebbe essere interessante recuperare l'impostazione in merito sviluppata dai maestri delle discipline economico-aziendali del nostro paese. È in particolare in quest'ottica che il presente lavoro intende muoversi, selezionando alcuni Maestri dell'Economia Aziendale e dell'Economia e Gestione delle Imprese, tra quelli che in diversa misura sembrano essersi avvicinati all'argomento, e proponendone una lettura critica degli scritti elaborati in merito. Più nello specifico, l'analisi verrà condotta sul pensiero di Gino Zappa, Federico Maria Pacces, Antonio Renzi, Pasquale Saraceno, Carlo Merlani, Carlo Masini e Giovanni Panati. Di essi, si cercherà di evidenziarne l'impostazione scientifica con riferimento ad alcune predefinite categorie concettuali, tra cui: • la concezione di impresa, • il finalismo d'impresa, • il significato del profitto, • il ruolo dell'impresa nei riguardi degli interlocutori sociali. Si cercherà inoltre di coglierne ogni possibile elemento di attualità, nonché spunto di riflessione utile all'evoluzione degli studi.
2007
9788846491749
responsabilità sociale; impresa; stakeholder
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