In occasione del ritrovamento di un affresco databile agli anni Venti del Cinquecento attribuito in questa occasione a Francesco Beccaruzzi, si coglie l’occasione per delineare il contesto pittorico di Conegliano e del suo territorio nella prima metà del Cinquecento. Punto di riferimento sono, inizialmente, le opere tarde di Giambattista Cima destinate alle chiese della terra d’origine. Successivamente il rinnovamento stilistico degli artisti locali considerati è dettato dalla presenza di Giovanni Antonio Pordenone, impegnato dai conti di Collalto in San Salvatore a Susegana, ma attivo anche a Conegliano. Ne traggono le conseguenze, in modo difforme, più artisti. Innanzitutto Francesco da Milano che negli affreschi della Scuola dei Battuti di Conegliano si dimostra anche traduttore di Albrect Dürer e Martin Schongauer. Sono subito più aggiornati ai loro esordi Francesco Beccaruzzi, di cui si delinea il profilo, e Ludovico Fiumicelli. Si individua la presenza di Sebastiano Florigerio, Giovanni e Bernardino da Asola, Paris Bordon, Girolamo Denti. Si definisce una dinamica territoriale più vasta con il loro trasferimento a Treviso, Poi a Padova per quanto riguarda Fiumicelli. Il contributo offre l’edizione sistematica dei documenti, con regesti e annotazioni critiche, riguardanti l’attività di Beccaruzzi, Francesco da Milano, Fiumicelli e Florigerio. Molti sono i documenti inediti e le nuove attribuzioni.

Un affresco del Beccaruzzi ritrovato, Appunti sulla pittura a Conegliano nella prima metà del Cinquecento

FOSSALUZZA, Giorgio
1993-01-01

Abstract

In occasione del ritrovamento di un affresco databile agli anni Venti del Cinquecento attribuito in questa occasione a Francesco Beccaruzzi, si coglie l’occasione per delineare il contesto pittorico di Conegliano e del suo territorio nella prima metà del Cinquecento. Punto di riferimento sono, inizialmente, le opere tarde di Giambattista Cima destinate alle chiese della terra d’origine. Successivamente il rinnovamento stilistico degli artisti locali considerati è dettato dalla presenza di Giovanni Antonio Pordenone, impegnato dai conti di Collalto in San Salvatore a Susegana, ma attivo anche a Conegliano. Ne traggono le conseguenze, in modo difforme, più artisti. Innanzitutto Francesco da Milano che negli affreschi della Scuola dei Battuti di Conegliano si dimostra anche traduttore di Albrect Dürer e Martin Schongauer. Sono subito più aggiornati ai loro esordi Francesco Beccaruzzi, di cui si delinea il profilo, e Ludovico Fiumicelli. Si individua la presenza di Sebastiano Florigerio, Giovanni e Bernardino da Asola, Paris Bordon, Girolamo Denti. Si definisce una dinamica territoriale più vasta con il loro trasferimento a Treviso, Poi a Padova per quanto riguarda Fiumicelli. Il contributo offre l’edizione sistematica dei documenti, con regesti e annotazioni critiche, riguardanti l’attività di Beccaruzzi, Francesco da Milano, Fiumicelli e Florigerio. Molti sono i documenti inediti e le nuove attribuzioni.
1993
Giambattista Cima da Conegliano, Giovanni Antonio Pordenone, Francesco Beccaruzzi, Ludovico Fiumicelli, Sebastiano Florigerio, Giovanni e Bernardino da Asola, Paris Bordon, Girolamo Denti, Francesco da Milano, Albrect Dürer, Martin Schongauer
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