L'analisi puntuale di una della più famose poesie di Kavafis (Il dio abbandona Antonio) consente di identificare la natura ambigua della divinità a cui il triumviro Marco Antonio si era ispirato nel corso della sua vita, e che adesso lo abbandona, nel momento della morte. Si mettono in luce le modificazioni, assai rilevanti (come la sopressione della persona di Cleopatra), introdotte da Kavafis rispetto al modello, la Vita di Marco Antonio di Plutarco. Si analizza anche la rilettura che G. Seferis fece della poesia kavafiana.

Eracle con Dioniso (da Plutarco a Kavafis a Seferis)

STEVANONI, Cristina
2002-01-01

Abstract

L'analisi puntuale di una della più famose poesie di Kavafis (Il dio abbandona Antonio) consente di identificare la natura ambigua della divinità a cui il triumviro Marco Antonio si era ispirato nel corso della sua vita, e che adesso lo abbandona, nel momento della morte. Si mettono in luce le modificazioni, assai rilevanti (come la sopressione della persona di Cleopatra), introdotte da Kavafis rispetto al modello, la Vita di Marco Antonio di Plutarco. Si analizza anche la rilettura che G. Seferis fece della poesia kavafiana.
2002
9788887082210
mitologia antica; rielaborazione mito antico in Kavafis; rilettura di Seferis
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