Limonov (2011) di Emmanuel Carrère e Le pays du lieutenant Schreiber (2014) di Andrei Makine sono due biografie romanzate. La prima è scritta da un francese di discendenze russe e dedicata al personaggio Eduard Limonov, il cui nome da solo sfiora i limiti della leggenda; la seconda, scritta dallo «straniero» Makine, raccoglie le memorie di un soldato della seconda guerra mondiale, Jean-Claude Schreiber, di origini ebree e prussiane, decorato e deportato nei campi di concentramento, in fine eroe dimenticato della resistenza francese. Lo sguardo di Carrère nei confronti della Russia e quello di Makine verso la nuova madrepatria francese, che dal 1995 l’ha naturalizzato, rappresentano un confronto importante per la straniante e ibrida concezione dell’Est da parte dell’Ovest e dell’Ovest da parte dell’Est. L’articolo si propone di mettere a confronto queste due vite parallele e le rispettive eterotopie contemporanee, tra disinganno, pregiudizio e cannibalismo identitario.

Vite parallele e spazi eterotopici. Cannibalismo e identità in Emmanuel Carrère e Andreï Makine

Francesca Dainese
2018-01-01

Abstract

Limonov (2011) di Emmanuel Carrère e Le pays du lieutenant Schreiber (2014) di Andrei Makine sono due biografie romanzate. La prima è scritta da un francese di discendenze russe e dedicata al personaggio Eduard Limonov, il cui nome da solo sfiora i limiti della leggenda; la seconda, scritta dallo «straniero» Makine, raccoglie le memorie di un soldato della seconda guerra mondiale, Jean-Claude Schreiber, di origini ebree e prussiane, decorato e deportato nei campi di concentramento, in fine eroe dimenticato della resistenza francese. Lo sguardo di Carrère nei confronti della Russia e quello di Makine verso la nuova madrepatria francese, che dal 1995 l’ha naturalizzato, rappresentano un confronto importante per la straniante e ibrida concezione dell’Est da parte dell’Ovest e dell’Ovest da parte dell’Est. L’articolo si propone di mettere a confronto queste due vite parallele e le rispettive eterotopie contemporanee, tra disinganno, pregiudizio e cannibalismo identitario.
2018
Carrère, Makine, identità, Est-Ovest
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1032371
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