Introduzione: Come noto, il deficit cognitivo è uno dei principali fattori disabilitanti nel paziente con ictus cerebrale. Risulta quindi di fondamentale importanza sottoporre i pazienti ad una riabilitazione specifica che possa ridurre tale deficit. Tra i vari trattamenti proposti nell’ambito neuropsicologico, recentemente sono stati sviluppati protocolli di intervento che prevedono l’utilizzo di strumenti computerizzati a scopo riabilitativo. I lavori presenti in letteratura indicano come la riabilitazione tramite software computerizzati possa portare ad un miglioramento di vari aspetti cognitivi deficitari nei pazienti con ictus (Bo ryun Kim et al 2011; Hwi-Young Cho et al 2015). Tuttavia rimane ancora da indagare approfonditamente l’efficacia di una riabilitazione tramite strumenti tecnologici computerizzati, sulle abilità cognitive dei pazienti con ictus. In tale ambito, recentemente è stato sviluppato un nuovo strumento specificatamente creato per la riabilitazione neuropsicologica: il Neurotablet. Obiettivo del presente studio è quindi quello di indagare gli effetti di un trattamento con Neurotablet in pazienti post ictus che presentano nello specifico disturbi di attenzione. Materiali e Metodi: Nel presente studio sono stati inclusi pazienti con ictus cerebrale afferenti alla Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona che presentano le seguenti caratteristiche: distanza dall’ictus compresa fra i 2 e i 6 mesi (fase subacuta), età compresa tra 20 e 85 anni, presenza di deficit attentivi conseguenti all’ictus (valutati con TMT, Test delle Campanelle, Matrici Attentive e Dual Task), assenza di decadimento cognitivo, di disturbi psichiatrici, di deficit di comprensione gravi, di neglect o di disturbi visivi non corretti. I pazienti che rispettavano tali criteri sono stati valutati attraverso una batteria di test (misure di outcome primarie: TMT, Matrici Attentive, Test delle Campanelle, Dual Task, SART, Test di Stroop; misure di outcome secondarie: MMSE, Test della figura di Rey, Memoria di Prosa, Digit Span, Span Reversal, Span di Corsi, FAB, Test dei labirinti di Elithorn, Test dell’Orologio e Test di Brixton) prima, dopo il trattamento riabilitativo con Neurotablet e a distanza di due mesi dalla fine dello stesso (follow-up). Il trattamento aveva una durata di quattro settimane per un totale di dodici sedute (tre sedute settimanali) ognuna della durata di quaranta minuti. Risultati: Attualmente sono stati inclusi nello studio 6 pazienti (età media: 70 anni; 5 maschi) con ictus cerebrale in fase sub-acuta (media distanza evento: 4,5 mesi) che presentavano disturbi di attenzione. Una prima analisi descrittiva mostra un miglioramento successivamente al trattamento nelle seguenti prove: Matrici Attentive, Dual Task, FABit, Test dei labirinti di Elithorn. Si rileva un peggioramento nei tempi di reazione del test SART e nel tempo di esecuzione del TMTb Complessivamente stabili le performance pre-post trattamento nelle altre prove. Le valutazione follow-up mostrano una stabilizzazione delle prestazioni rispetto alla valutazione post-trattamento. Conclusione: Dai dati preliminari non è possibile definire con precisione gli effetti del trattamento con Neurotablet. Tuttavia si riscontra un’alta compliance dei pazienti nei confronti del trattamento ed un miglioramento in alcune prove specifiche di attenzione. Rispetto ai protocolli riabilitativi standard l’utilizzo del Neurotablet fornisce un feedback immediato della performance del paziente, e permette di lavorare in maniera più specifica e sensibile poichè si adatta in maniera automatica alle capacità del paziente e fornisce una grande varietà di stimoli ed esercizi, lavorando anche sulla velocità di esecuzione.

Neurotablet: un nuovo strumento per la riabilitazione neuropsicologica. studio pilota su pazienti con ictus cerebrale

Varalta V;Fonte C;Smania N.
2017-01-01

Abstract

Introduzione: Come noto, il deficit cognitivo è uno dei principali fattori disabilitanti nel paziente con ictus cerebrale. Risulta quindi di fondamentale importanza sottoporre i pazienti ad una riabilitazione specifica che possa ridurre tale deficit. Tra i vari trattamenti proposti nell’ambito neuropsicologico, recentemente sono stati sviluppati protocolli di intervento che prevedono l’utilizzo di strumenti computerizzati a scopo riabilitativo. I lavori presenti in letteratura indicano come la riabilitazione tramite software computerizzati possa portare ad un miglioramento di vari aspetti cognitivi deficitari nei pazienti con ictus (Bo ryun Kim et al 2011; Hwi-Young Cho et al 2015). Tuttavia rimane ancora da indagare approfonditamente l’efficacia di una riabilitazione tramite strumenti tecnologici computerizzati, sulle abilità cognitive dei pazienti con ictus. In tale ambito, recentemente è stato sviluppato un nuovo strumento specificatamente creato per la riabilitazione neuropsicologica: il Neurotablet. Obiettivo del presente studio è quindi quello di indagare gli effetti di un trattamento con Neurotablet in pazienti post ictus che presentano nello specifico disturbi di attenzione. Materiali e Metodi: Nel presente studio sono stati inclusi pazienti con ictus cerebrale afferenti alla Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona che presentano le seguenti caratteristiche: distanza dall’ictus compresa fra i 2 e i 6 mesi (fase subacuta), età compresa tra 20 e 85 anni, presenza di deficit attentivi conseguenti all’ictus (valutati con TMT, Test delle Campanelle, Matrici Attentive e Dual Task), assenza di decadimento cognitivo, di disturbi psichiatrici, di deficit di comprensione gravi, di neglect o di disturbi visivi non corretti. I pazienti che rispettavano tali criteri sono stati valutati attraverso una batteria di test (misure di outcome primarie: TMT, Matrici Attentive, Test delle Campanelle, Dual Task, SART, Test di Stroop; misure di outcome secondarie: MMSE, Test della figura di Rey, Memoria di Prosa, Digit Span, Span Reversal, Span di Corsi, FAB, Test dei labirinti di Elithorn, Test dell’Orologio e Test di Brixton) prima, dopo il trattamento riabilitativo con Neurotablet e a distanza di due mesi dalla fine dello stesso (follow-up). Il trattamento aveva una durata di quattro settimane per un totale di dodici sedute (tre sedute settimanali) ognuna della durata di quaranta minuti. Risultati: Attualmente sono stati inclusi nello studio 6 pazienti (età media: 70 anni; 5 maschi) con ictus cerebrale in fase sub-acuta (media distanza evento: 4,5 mesi) che presentavano disturbi di attenzione. Una prima analisi descrittiva mostra un miglioramento successivamente al trattamento nelle seguenti prove: Matrici Attentive, Dual Task, FABit, Test dei labirinti di Elithorn. Si rileva un peggioramento nei tempi di reazione del test SART e nel tempo di esecuzione del TMTb Complessivamente stabili le performance pre-post trattamento nelle altre prove. Le valutazione follow-up mostrano una stabilizzazione delle prestazioni rispetto alla valutazione post-trattamento. Conclusione: Dai dati preliminari non è possibile definire con precisione gli effetti del trattamento con Neurotablet. Tuttavia si riscontra un’alta compliance dei pazienti nei confronti del trattamento ed un miglioramento in alcune prove specifiche di attenzione. Rispetto ai protocolli riabilitativi standard l’utilizzo del Neurotablet fornisce un feedback immediato della performance del paziente, e permette di lavorare in maniera più specifica e sensibile poichè si adatta in maniera automatica alle capacità del paziente e fornisce una grande varietà di stimoli ed esercizi, lavorando anche sulla velocità di esecuzione.
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1031196
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