Preceduto da un saggio introduttivo, si presenta il catalogo dei dipinti di Otto e Novecento custoditi in Ca’ Spineda a Treviso sede storica di rappresentanza di Fondazione Cassamarca. Un centinaio di opere in gran parte inedite - oltre ai dipinti, si annovera anche un nucleo di disegni e acqueforti – sono raccolte e illustrate criticamente in occasione del loro riordino ed esposizione su progetto e a cura dell’autore. Grazie a questo catalogo, anche riguardo i suoi contenuti documentari e critici, il nuovo percorso espositivo consente di integrare quanto offrono le altre storiche istituzioni museali trevigiane. Si aggiungono, infatti, esempi significativi dei pittori più noti operanti a Treviso e nella Marca in un lungo arco temporale, mentre di altri artisti meno noti, o raramente esposti, si presentano utilmente opere che per qualità consentono l’accertamento del loro percorso. Per i primi sono da citare, in particolare, Guglielmo, Beppe ed Emma Ciardi, Luigi Serena, Aldo Voltolin, Bepi Fabiano, Giulio Ettore Erler, Nino Springolo, Giovanni Barbisan, Nando Coletti. Tra i meno noti si segnalano gli esempi di Giuseppe Pavan Beninato, Francesco Sartorelli, Luigi Zaro, Giuseppe Basso. Con la scelta delle opere e nelle annotazioni al catalogo catalogo si illustrano, inoltre, i rapporti organici degli artisti trevigiani con Venezia, in occasione della loro formazione all’Accademia di Belle Arti, delle esposizioni alla Fondazione Bevilacqua La Masa, a Ca’ Pesaro o alla Biennale. Questo fa sì che nel percorso che riguarda in via privilegiata i trevigiani si integrino le opere dei pittori veneziani di origine o d’elezione, tutte appartenenti al Fondo Bortolan di recente acquisizione e parte integrante delle raccolte di Fondazione Cassamarca. Alcuni di di questi artisti, portatori di esperienze internazionali di vasto respiro nel corso del Novecento, mantengono o maturano interessi diretti a Treviso e nella Marca che talora scelgono per loro residenza. Altri la perlustrano poeticamente restituendo l’interpretazione del suo paesaggio: Millo Bortoluzzi, Pietro Fragiacomo, Giovanni Salviati, Antonio Cargnel, Lino Selvatico, Teodoro Wolf Ferrari, Juti Ravenna. Quanto alla congiuntura dei primi anni Quaranta del secolo scorso viene dato particolare valore, anche sul piano storico-documentario, agli inediti disegni di Marco Novati (con il ritratto di Giacomo Noventa e Giulio Turcato), Emilio Vedova e del giovane Tancredi Parmeggiani.

Pittori a Treviso e nella Marca tra Otto e Novecento. Con sguardi a Venezia. Catalogo sommario dell’esposizione permanente di Ca’ Spineda con annotazioni

giorgio fossaluzza
2020-01-01

Abstract

Preceduto da un saggio introduttivo, si presenta il catalogo dei dipinti di Otto e Novecento custoditi in Ca’ Spineda a Treviso sede storica di rappresentanza di Fondazione Cassamarca. Un centinaio di opere in gran parte inedite - oltre ai dipinti, si annovera anche un nucleo di disegni e acqueforti – sono raccolte e illustrate criticamente in occasione del loro riordino ed esposizione su progetto e a cura dell’autore. Grazie a questo catalogo, anche riguardo i suoi contenuti documentari e critici, il nuovo percorso espositivo consente di integrare quanto offrono le altre storiche istituzioni museali trevigiane. Si aggiungono, infatti, esempi significativi dei pittori più noti operanti a Treviso e nella Marca in un lungo arco temporale, mentre di altri artisti meno noti, o raramente esposti, si presentano utilmente opere che per qualità consentono l’accertamento del loro percorso. Per i primi sono da citare, in particolare, Guglielmo, Beppe ed Emma Ciardi, Luigi Serena, Aldo Voltolin, Bepi Fabiano, Giulio Ettore Erler, Nino Springolo, Giovanni Barbisan, Nando Coletti. Tra i meno noti si segnalano gli esempi di Giuseppe Pavan Beninato, Francesco Sartorelli, Luigi Zaro, Giuseppe Basso. Con la scelta delle opere e nelle annotazioni al catalogo catalogo si illustrano, inoltre, i rapporti organici degli artisti trevigiani con Venezia, in occasione della loro formazione all’Accademia di Belle Arti, delle esposizioni alla Fondazione Bevilacqua La Masa, a Ca’ Pesaro o alla Biennale. Questo fa sì che nel percorso che riguarda in via privilegiata i trevigiani si integrino le opere dei pittori veneziani di origine o d’elezione, tutte appartenenti al Fondo Bortolan di recente acquisizione e parte integrante delle raccolte di Fondazione Cassamarca. Alcuni di di questi artisti, portatori di esperienze internazionali di vasto respiro nel corso del Novecento, mantengono o maturano interessi diretti a Treviso e nella Marca che talora scelgono per loro residenza. Altri la perlustrano poeticamente restituendo l’interpretazione del suo paesaggio: Millo Bortoluzzi, Pietro Fragiacomo, Giovanni Salviati, Antonio Cargnel, Lino Selvatico, Teodoro Wolf Ferrari, Juti Ravenna. Quanto alla congiuntura dei primi anni Quaranta del secolo scorso viene dato particolare valore, anche sul piano storico-documentario, agli inediti disegni di Marco Novati (con il ritratto di Giacomo Noventa e Giulio Turcato), Emilio Vedova e del giovane Tancredi Parmeggiani.
2020
9788898181384
Ca’ Spineda Treviso Venezia Marca Fondazione Cassamarca Istituzioni Museali Ottocento Novecento Fondo Bortolan
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