What of immigration, migration and migrants? scriveva Galbraith, in The Good Society, nel 1996 considerando quello delle migrazioni un capitolo imprescindibile della corretta, completa, buona società citazione utilizzata dalla dottrina più recente con riguardo al trattamento dei lavoratori stranieri nell’ambito dei distacchi transnazionali. Spiegando che in “a desocialised Europe, provisions for migrant workers in transnational employment relationships are powerful indicators of a lackof institutional respect for human rights”. Nel contributo presentato al Convegno nazionale della SIMM, la domanda posta da Galbraith è stata declinata a partire dal problema dell’immigrazione (regolare, irregolare) in prospettiva lavoristica. Tolti gli alibi (legati ai contrasti reali tra regole sull’immigrazione e mercato del lavoro), i paradossi (la normativa nazionale che concorre a creare irregolarità o che disincentiva le denunce dei lavoratori, anche in caso di sfruttamento lavorativo) e gli abusi (della sanzione penale) cosa rimane del tema delle migrazioni declinato avendo centrale riguardo alle questioni di lavoro collegate alla mobilità dei cittadini extra Ue? La risposta è stata fornita a partire dalle considerazioni su Migrazioni: modelli, politiche e affinità mediterranee. Perché il crescente – anche se non compiuto – interesse scientifico a livello nazionale per il legame tra migrazioni e diritto del lavoro rappresenta il punto di partenza delle presenti riflessioni, un interesse scientifico specialistico in via di consolidamento anche laddove i flussi di persone alla ricerca di un lavoro risultano più datati perché legati allo sviluppo post-coloniale delle dinamiche dei flussi di persone in mobilità.

Tutele , rischi ed ostacoli per i lavoratori immigrati nel diritto del lavoro

Laura Calafà
2018-01-01

Abstract

What of immigration, migration and migrants? scriveva Galbraith, in The Good Society, nel 1996 considerando quello delle migrazioni un capitolo imprescindibile della corretta, completa, buona società citazione utilizzata dalla dottrina più recente con riguardo al trattamento dei lavoratori stranieri nell’ambito dei distacchi transnazionali. Spiegando che in “a desocialised Europe, provisions for migrant workers in transnational employment relationships are powerful indicators of a lackof institutional respect for human rights”. Nel contributo presentato al Convegno nazionale della SIMM, la domanda posta da Galbraith è stata declinata a partire dal problema dell’immigrazione (regolare, irregolare) in prospettiva lavoristica. Tolti gli alibi (legati ai contrasti reali tra regole sull’immigrazione e mercato del lavoro), i paradossi (la normativa nazionale che concorre a creare irregolarità o che disincentiva le denunce dei lavoratori, anche in caso di sfruttamento lavorativo) e gli abusi (della sanzione penale) cosa rimane del tema delle migrazioni declinato avendo centrale riguardo alle questioni di lavoro collegate alla mobilità dei cittadini extra Ue? La risposta è stata fornita a partire dalle considerazioni su Migrazioni: modelli, politiche e affinità mediterranee. Perché il crescente – anche se non compiuto – interesse scientifico a livello nazionale per il legame tra migrazioni e diritto del lavoro rappresenta il punto di partenza delle presenti riflessioni, un interesse scientifico specialistico in via di consolidamento anche laddove i flussi di persone alla ricerca di un lavoro risultano più datati perché legati allo sviluppo post-coloniale delle dinamiche dei flussi di persone in mobilità.
2018
9788865989951
Lavoro Immigrazione Salute
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1018701
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact