Il contributo concerne la complessa questione della disciplina urbanistica delle c.d. attrezzatture religiose nella prospettiva secondo cui l’apertura dei luoghi di culto è esercizio della libertà religiosa ed è, quindi, costituzionalmente tutelata. La prima parte del lavoro si propone di individuare il (non univoco) significato della locuzione “attrezzatura religiosa” emergente dalla normativa (di principio) statale e (di dettaglio) regionale. La seconda ricostruisce organicamente la disciplina del potere della pubblica amministrazione di localizzare, in sede di piano urbanistico, le “attrezzature religiose” e ne pone in luce le criticità sulla base della giurisprudenza costituzionale ed amministrativa. La terza contiene un approfondimento recante alcuni spunti per una possibile soluzione della vexata quaestio della compatibilità fra le attrezzatture religiose e le differenti destinazioni d’uso previste dal piano urbanistico per ciascuno degli ambiti in cui suddivide il territorio comunale. Alla luce dell’analisi svolta emergono dubbi ermeneutici e criticità di ordine sistematico la cui soluzione non può che essere rimessa ad una legge quadro statale che individui un ragionevole equilibrio e bilanciamento fra, da un lato, la libertà religiosa; dall’altro, le altre libertà e diritti costituzionalmente garantiti.

La disciplina urbanistica degli edifici di culto (rectius: delle attrezzature religiose): profili problematici

Moro Sergio
2020-01-01

Abstract

Il contributo concerne la complessa questione della disciplina urbanistica delle c.d. attrezzatture religiose nella prospettiva secondo cui l’apertura dei luoghi di culto è esercizio della libertà religiosa ed è, quindi, costituzionalmente tutelata. La prima parte del lavoro si propone di individuare il (non univoco) significato della locuzione “attrezzatura religiosa” emergente dalla normativa (di principio) statale e (di dettaglio) regionale. La seconda ricostruisce organicamente la disciplina del potere della pubblica amministrazione di localizzare, in sede di piano urbanistico, le “attrezzature religiose” e ne pone in luce le criticità sulla base della giurisprudenza costituzionale ed amministrativa. La terza contiene un approfondimento recante alcuni spunti per una possibile soluzione della vexata quaestio della compatibilità fra le attrezzatture religiose e le differenti destinazioni d’uso previste dal piano urbanistico per ciascuno degli ambiti in cui suddivide il territorio comunale. Alla luce dell’analisi svolta emergono dubbi ermeneutici e criticità di ordine sistematico la cui soluzione non può che essere rimessa ad una legge quadro statale che individui un ragionevole equilibrio e bilanciamento fra, da un lato, la libertà religiosa; dall’altro, le altre libertà e diritti costituzionalmente garantiti.
2020
Edifici di culto
Pianificazione urbanistica
Libertà di culto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1018183
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