Il progetto EPAPFR, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Justice 2014-2020, nasce dalla partnership tra il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona e l’Università Jean Moulin Lyon III (Francia), l’International Social Service-Bulgaria, l’Università di Liegi (Belgio), l’Association pour le droit des étrangers (Belgio), il Deutsches Institut für Jugendhilfe und Familienrecht (Germania), nonché l’ONG Femmes Informations Juridiques Internationales Rhône-Alpes (Francia), coordinatore internazionale. Esso si propone di approfondire lo studio degli strumenti legislativi esistenti in materia di diritto internazionale privato della famiglia (regolamenti dell’Unione europea e convenzioni internazionali) al fine di contribuire alla loro corretta applicazione a livello nazionale e di promuovere la formazione di professionisti in ambito giuridico e sociale. Lo scopo è quello di tutelare i soggetti più vulnerabili, soprattutto donne migranti e minori stranieri, presenti sul territorio degli Stati membri dell’Unione europea a causa flussi migratori e, pertanto, interessati da situazioni che implicano conflitti di leggi. Nell’ambito del progetto, l’Università di Verona, con il patrocinio di ANUSCA, ha organizzato, in data 24 gennaio 2019, un seminario di studi al quale hanno partecipato docenti universitari, ufficiali di stato civile, avvocati, notai e operatori del servizio sociale. L’incontro, che ha rappresentato l’occasione per dibattere dei temi più attuali del diritto internazionale privato della famiglia e delle migrazioni, ha fatto emergere diversi spunti di riflessione e problemi ancora aperti. Il presente lavoro, senza pretesa di esaustività, si sofferma solo su alcuni dei molteplici temi emersi durante il seminario.

Il progetto EPAPFR (European Platform for the Access to Personal and Familial Rights): uno strumento volto a migliorare la cooperazione nella tutela dei soggetti più deboli

fratea
2019-01-01

Abstract

Il progetto EPAPFR, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Justice 2014-2020, nasce dalla partnership tra il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona e l’Università Jean Moulin Lyon III (Francia), l’International Social Service-Bulgaria, l’Università di Liegi (Belgio), l’Association pour le droit des étrangers (Belgio), il Deutsches Institut für Jugendhilfe und Familienrecht (Germania), nonché l’ONG Femmes Informations Juridiques Internationales Rhône-Alpes (Francia), coordinatore internazionale. Esso si propone di approfondire lo studio degli strumenti legislativi esistenti in materia di diritto internazionale privato della famiglia (regolamenti dell’Unione europea e convenzioni internazionali) al fine di contribuire alla loro corretta applicazione a livello nazionale e di promuovere la formazione di professionisti in ambito giuridico e sociale. Lo scopo è quello di tutelare i soggetti più vulnerabili, soprattutto donne migranti e minori stranieri, presenti sul territorio degli Stati membri dell’Unione europea a causa flussi migratori e, pertanto, interessati da situazioni che implicano conflitti di leggi. Nell’ambito del progetto, l’Università di Verona, con il patrocinio di ANUSCA, ha organizzato, in data 24 gennaio 2019, un seminario di studi al quale hanno partecipato docenti universitari, ufficiali di stato civile, avvocati, notai e operatori del servizio sociale. L’incontro, che ha rappresentato l’occasione per dibattere dei temi più attuali del diritto internazionale privato della famiglia e delle migrazioni, ha fatto emergere diversi spunti di riflessione e problemi ancora aperti. Il presente lavoro, senza pretesa di esaustività, si sofferma solo su alcuni dei molteplici temi emersi durante il seminario.
2019
Diritto internazionale privato dell'UE; diritto di famiglia; soggetti vulnerabili
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/996139
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