Introduzione E’ ampiamente riconosciuto che l’interazione adulto-bambino durante la lettura di un libro di immagini costituisce un formato di attenzione condivisa rilevante per lo sviluppo delle competenze linguistiche del bambino (Bruner, 1983; Justice et al., 2005; Karrass et al., 2003). Tuttavia, l’efficacia promozionale di questo contesto dipende dai fattori che concorrono a determinare la qualità dell’interazione (Tomasello, 2003): il sostegno fornito dall’adulto (Girolametto et al., 2002; Pile et al., 2010; Reese et al., 2003), ma anche la partecipazione attiva del bambino alla conversazione (Crowe et al., 2004; Yaden, 2003). Nel caso dei bambini con disturbo specifico di linguaggio (DSL) quest’ultima potrebbe essere limitata da una minore responsività linguistica (Bishop et al., 2004; Crowe, 2000) che ridurrebbe le opportunità per i genitori di riformulare gli enunciati del bambino; inoltre, la frequenza di parole inintelligibili sarebbe fonte di incomprensioni e interruzioni della conversazione (Conti-Ramsden et al., 1995), o minore compiacenza alle sollecitazioni materne e minore persistenza nel mantenere l’attenzione condivisa sul libro rispetto ai coetanei con sviluppo tipico (ST) (Rabidoux & MacDonald, 2000; Skibbe et al., 2010). Le madri dei bambini con DSL, rispetto alle madri dei bambini con ST, sembrerebbero controllare maggiormente la conversazione (Conti-Ramsden, 1990), sebbene recentemente siano emersi risultati contrastanti (Barachetti & Lavelli, 2011). Considerando che i processi di regolazione del focus di attenzione condivisa sulle immagini del libro sono alla base dello sviluppo della conversazione madre-bambino durante la lettura congiunta, questo studio si propone di: (1) analizzare i pattern di co-regolazione dell’attenzione e della comunicazione durante la lettura congiunta di madri e bambini con DSL rispetto a madri e bambini con ST; (2) esaminare da chi e come sono svolte - nelle diadi con bambini con DSL e con ST - le azioni di gestione del libro che contribuiscono a regolare il focus di attenzione condivisa; (3) indagare se ci sono associazioni tra partecipazione attiva alla conversazione, cioè produzione linguistica, del bambino con DSL (vs. ST) e gestione del libro da parte del bambino stesso. Metodo Partecipanti. La ricerca ha coinvolto 15 diadi madre-bambino con DSL di tipo espressivo, d’età prescolare (M = 4;6; range: 3;5-5;6), e due gruppi di diadi madre-bambino con ST: 15 con b. appaiati per età cronologica (STec, M = 4;4; range: 3;8-5;3), e 15 con b. appaiati per competenza linguistica (STel, M = 2;7; range: 1;10-3;5). Procedura. Tutte le diadi sono state videoregistrate nell’interazione durante due sessioni di lettura congiunta, nel contesto naturale delle loro case. Utilizzando il Revised Relational Coding System (Fogel et al., 2003), i pattern di co-regolazione madre-bambino sono stati codificati in 9 categorie diadiche mutualmente esclusive che ne identificano la qualità, definite in base a focus di attenzione, livello di coinvolgimento dei partner e funzione comunicativa. Il protagonismo nelle azioni di gestione del libro (aprirlo, tenerlo, girare le pagine, indicare le immagini) è stato codificato in 3 categorie di gestione: della madre, condivisa/negoziata, del bambino. Infine, dalle trascrizioni delle sessioni effettuate con il sistema CHILDES (MacWhinney, 2000) si è calcolato l’indice di partecipazione attiva del bambino come proporzione degli enunciati prodotti dal bambino sul totale degli enunciati della madre. Risultati I risultati mostrano che sebbene tutti i gruppi di diadi presentino elevate durate di co-regolazione Simmetrica, indicativa di attenzione condivisa e partecipazione attiva di entrambi i partner, le diadi con bambini con DSL presentano più delle altre sequenze di co-regolazione Simmetrica con Risonanza emotiva, F(2, 42) = 4.53, p = .017, ηp2 =.18, suggerendo un’attenzione delle madri a valorizzare la sintonizzazione emotiva nella condivisione di focus. Le azioni di gestione del libro che contribuiscono a regolare il focus di attenzione condivisa durante la lettura appaiono svolte prevalentemente dalle madri o condivise, o “negoziate”, da madri e bambini senza differenze significative tra un gruppo e l’altro. Tuttavia, solo nel gruppo di diadi con bambini con DSL la gestione del libro da parte del bambino risulta correlata significativamente con la proporzione di enunciati prodotti dallo stesso rispetto a quelli materni, r = .758, p = .001, cioè con la partecipazione attiva del bambino alla conversazione (la correlazione è invece negativa con la gestione del libro da parte della madre, r = -.759, p = .001). Discussione Questi primi risultati suggeriscono che la possibilità di controllare il focus di attenzione condivisa orientando l’attenzione della madre su determinate immagini del libro, così come di indicare le immagini oggetto della conversazione, può favorire la produzione verbale dei bambini con capacità di produzione linguistica limitata.

Attenzione condivisa e qualità dell’interazione nella lettura congiunta con bambini con disturbo specifico di linguaggio

LAVELLI, Manuela;RACCANELLO, Daniela
2013-01-01

Abstract

Introduzione E’ ampiamente riconosciuto che l’interazione adulto-bambino durante la lettura di un libro di immagini costituisce un formato di attenzione condivisa rilevante per lo sviluppo delle competenze linguistiche del bambino (Bruner, 1983; Justice et al., 2005; Karrass et al., 2003). Tuttavia, l’efficacia promozionale di questo contesto dipende dai fattori che concorrono a determinare la qualità dell’interazione (Tomasello, 2003): il sostegno fornito dall’adulto (Girolametto et al., 2002; Pile et al., 2010; Reese et al., 2003), ma anche la partecipazione attiva del bambino alla conversazione (Crowe et al., 2004; Yaden, 2003). Nel caso dei bambini con disturbo specifico di linguaggio (DSL) quest’ultima potrebbe essere limitata da una minore responsività linguistica (Bishop et al., 2004; Crowe, 2000) che ridurrebbe le opportunità per i genitori di riformulare gli enunciati del bambino; inoltre, la frequenza di parole inintelligibili sarebbe fonte di incomprensioni e interruzioni della conversazione (Conti-Ramsden et al., 1995), o minore compiacenza alle sollecitazioni materne e minore persistenza nel mantenere l’attenzione condivisa sul libro rispetto ai coetanei con sviluppo tipico (ST) (Rabidoux & MacDonald, 2000; Skibbe et al., 2010). Le madri dei bambini con DSL, rispetto alle madri dei bambini con ST, sembrerebbero controllare maggiormente la conversazione (Conti-Ramsden, 1990), sebbene recentemente siano emersi risultati contrastanti (Barachetti & Lavelli, 2011). Considerando che i processi di regolazione del focus di attenzione condivisa sulle immagini del libro sono alla base dello sviluppo della conversazione madre-bambino durante la lettura congiunta, questo studio si propone di: (1) analizzare i pattern di co-regolazione dell’attenzione e della comunicazione durante la lettura congiunta di madri e bambini con DSL rispetto a madri e bambini con ST; (2) esaminare da chi e come sono svolte - nelle diadi con bambini con DSL e con ST - le azioni di gestione del libro che contribuiscono a regolare il focus di attenzione condivisa; (3) indagare se ci sono associazioni tra partecipazione attiva alla conversazione, cioè produzione linguistica, del bambino con DSL (vs. ST) e gestione del libro da parte del bambino stesso. Metodo Partecipanti. La ricerca ha coinvolto 15 diadi madre-bambino con DSL di tipo espressivo, d’età prescolare (M = 4;6; range: 3;5-5;6), e due gruppi di diadi madre-bambino con ST: 15 con b. appaiati per età cronologica (STec, M = 4;4; range: 3;8-5;3), e 15 con b. appaiati per competenza linguistica (STel, M = 2;7; range: 1;10-3;5). Procedura. Tutte le diadi sono state videoregistrate nell’interazione durante due sessioni di lettura congiunta, nel contesto naturale delle loro case. Utilizzando il Revised Relational Coding System (Fogel et al., 2003), i pattern di co-regolazione madre-bambino sono stati codificati in 9 categorie diadiche mutualmente esclusive che ne identificano la qualità, definite in base a focus di attenzione, livello di coinvolgimento dei partner e funzione comunicativa. Il protagonismo nelle azioni di gestione del libro (aprirlo, tenerlo, girare le pagine, indicare le immagini) è stato codificato in 3 categorie di gestione: della madre, condivisa/negoziata, del bambino. Infine, dalle trascrizioni delle sessioni effettuate con il sistema CHILDES (MacWhinney, 2000) si è calcolato l’indice di partecipazione attiva del bambino come proporzione degli enunciati prodotti dal bambino sul totale degli enunciati della madre. Risultati I risultati mostrano che sebbene tutti i gruppi di diadi presentino elevate durate di co-regolazione Simmetrica, indicativa di attenzione condivisa e partecipazione attiva di entrambi i partner, le diadi con bambini con DSL presentano più delle altre sequenze di co-regolazione Simmetrica con Risonanza emotiva, F(2, 42) = 4.53, p = .017, ηp2 =.18, suggerendo un’attenzione delle madri a valorizzare la sintonizzazione emotiva nella condivisione di focus. Le azioni di gestione del libro che contribuiscono a regolare il focus di attenzione condivisa durante la lettura appaiono svolte prevalentemente dalle madri o condivise, o “negoziate”, da madri e bambini senza differenze significative tra un gruppo e l’altro. Tuttavia, solo nel gruppo di diadi con bambini con DSL la gestione del libro da parte del bambino risulta correlata significativamente con la proporzione di enunciati prodotti dallo stesso rispetto a quelli materni, r = .758, p = .001, cioè con la partecipazione attiva del bambino alla conversazione (la correlazione è invece negativa con la gestione del libro da parte della madre, r = -.759, p = .001). Discussione Questi primi risultati suggeriscono che la possibilità di controllare il focus di attenzione condivisa orientando l’attenzione della madre su determinate immagini del libro, così come di indicare le immagini oggetto della conversazione, può favorire la produzione verbale dei bambini con capacità di produzione linguistica limitata.
2013
978-88-343-2657-2
attenzione condivisa; qualità dell'interazione; lettura congiunta; disturbo specifico del linguaggio
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