Giuseppe Aurelio Di Gennaro, one of the best known lawyers and judges in mid-eighteenth century Naples, represents the neo-Humanistic movement which, in contrast with early manifestations of juridical Illuminism, re-established jurisprudence on the basis of the forensic order’s legal culture, rather than trust in reform through the sovereign’s promulgating new laws. In «Delle viziose maniere del difender le cause nel foro» the author focuses exclusively on the courts and the lawyer’s work, since he sees the lawyer’s defense of the client on trial as the fulcrum safeguarding everyone’s rights with the trial as the vital center of legality. From this prospective, in current practice Di Gennaro points out ten defects in the ways of conducting a defense and their possible remedies, with the utmost attention to forensic eloquence, the lawyer’s means of persuading the judge and winning the case.

Giuseppe Aurelio Di Gennaro, avvocato e magistrato tra i più in vista nella Napoli di metà Settecento, è esponente della corrente neo-umanistica che, in contrasto con le prime manifestazioni dell’illuminismo giuridico, fa affidamento sulla cultura giuridica del ceto forense per una rifondazione del diritto, invece di aver fiducia in una riforma prodotta dalla promulgazione di nuove leggi da parte del sovrano. L’autore rivolge nel trattato «Delle viziose maniere del difender le cause nel foro» tutta la sua attenzione al foro e alla attività dell’avvocato, poiché vede nella difesa che l’avvocato assicura al cliente nel processo il fulcro della tutela dei diritti di ciascuno e nel processo il centro della vita giuridica. In questa prospettiva, Di Gennaro individua nella prassi corrente dieci difetti nel modo di condurre la causa e indica i possibili rimedi, dando la massima attenzione all’eloquenza forense, per mezzo della quale l’avvocato persuade il giudice e ottiene la vittoria nel giudizio.

"Delle viziose maniere del difender le cause nel foro" di G.A. Di Gennaro: prassi forense ed eloquenza giudiziaria nella Napoli di metà Settecento

ROSSI, Giovanni
2020-01-01

Abstract

Giuseppe Aurelio Di Gennaro, one of the best known lawyers and judges in mid-eighteenth century Naples, represents the neo-Humanistic movement which, in contrast with early manifestations of juridical Illuminism, re-established jurisprudence on the basis of the forensic order’s legal culture, rather than trust in reform through the sovereign’s promulgating new laws. In «Delle viziose maniere del difender le cause nel foro» the author focuses exclusively on the courts and the lawyer’s work, since he sees the lawyer’s defense of the client on trial as the fulcrum safeguarding everyone’s rights with the trial as the vital center of legality. From this prospective, in current practice Di Gennaro points out ten defects in the ways of conducting a defense and their possible remedies, with the utmost attention to forensic eloquence, the lawyer’s means of persuading the judge and winning the case.
2020
Forensic procedure, Judicial eloquence, Mid-eighteenth century Naples, Giuseppe Aurelio Di Gennaro
prassi forense, eloquenza giudiziaria, Napoli a metà Settecento, Giuseppe Aurelio Di Gennaro
Giuseppe Aurelio Di Gennaro, avvocato e magistrato tra i più in vista nella Napoli di metà Settecento, è esponente della corrente neo-umanistica che, in contrasto con le prime manifestazioni dell’illuminismo giuridico, fa affidamento sulla cultura giuridica del ceto forense per una rifondazione del diritto, invece di aver fiducia in una riforma prodotta dalla promulgazione di nuove leggi da parte del sovrano. L’autore rivolge nel trattato «Delle viziose maniere del difender le cause nel foro» tutta la sua attenzione al foro e alla attività dell’avvocato, poiché vede nella difesa che l’avvocato assicura al cliente nel processo il fulcro della tutela dei diritti di ciascuno e nel processo il centro della vita giuridica. In questa prospettiva, Di Gennaro individua nella prassi corrente dieci difetti nel modo di condurre la causa e indica i possibili rimedi, dando la massima attenzione all’eloquenza forense, per mezzo della quale l’avvocato persuade il giudice e ottiene la vittoria nel giudizio.
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G. Rossi, «Delle viziose maniere del difender le cause nel foro» di G.A. Di Gennaro, Historia et ius, 17-2020.pdf

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